Terzigno, il debutto di Tonia Langella nel consiglio delle polemiche

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Polemiche accese e accuse reciproche in consiglio comunale a Terzigno, dove si è discusso della recente indagine che ha spedito ai domiciliari un consigliere comunale, un vigile urbano ed una funzionaria dell’ufficio anagrafe. Prima del dibattito, però, ha fatto il suo debutto in assemblea Tonia Langella, subentrata proprio a Giovanni Tomassi, il consigliere comunale agli arresti domiciliari. In realtà, la prima dei non eletti nella lista di Tomassi era Rosalba Boccia, attuale assessore della giunta Ranieri. Boccia ha fatto sapere di voler restare nell’esecutivo e, pertanto, ha dato il via libera a Tonia Langella. Si tratta, tuttavia, di una sospensione, quella in cui è incappato Tomassi: a decretarla è stato il prefetto di Napoli, alla luce proprio del provvedimento di custodia cautelare. Tomassi, infatti, si è dimesso ma le sue dimissioni non sono state considerate formalmente valide: ci sarebbe bisogno di un’autentica della firma che, trovandosi l’ex consigliere ai domiciliari, non può avvenire. In attesa che il magistrato autorizzi un pubblico ufficiale ad incontrare Tomassi per autenticare la firma, il prefetto lo ha comunque sospeso. Dopo l’insediamento di Langella, il sindaco ha letto un documento col quale ha difeso il suo operato, dichiarando il Comune pronto alla costituzione di parte civile nell’eventuale processo. Francesco Ranieri ha spiegato di aver agito correttamente. Tutti i consiglieri di minoranza hanno ribadito di essere garantisti verso gli indagati, ma Vincenzo Aquino non ha rinunciato a puntualizzare la sua posizione, molto critica verso l’amministrazione comunale e ribadita anche con un manifesto siglato dal Pd, il partito di Aquino. Ne è nato un vivace battibecco con l’assessore Genny Falciano, intervenuta anche lei per sottolineare la correttezza del proprio operato