Nuova linea EAV: in viaggio per Cuma

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E’ stato un po’ come tornare indietro nel tempo all’Ottocento all’inaugurazione della prima ferrovia, stessa atmosfera di gente entusiasmata in attesa della novità: così oggi al taglio del nastro del nuovo binario EAV che parte da Montesanto e passa per Cuma (ultima fermata Torregaveta). Il tutto congegnato con ingresso diretto agli scavi archeologici: con 6 euro di biglietto ci si paga andata, ritorno e visita all’area monumentale.

Presente anche il Direttore dell’EAV Umberto de Gregorio e le varie personalità di spicco di Soprintendenza e Area archeologica, alla stazione di Cuma ci hanno accolti mandolinata e guida per la visita all’antro della Sibilla, con un attore che faceva da rappresentante dei punti simbolici del sito. L’attore-milite ignoto, presente in tutti i conflitti dai Sanniti fino al Vietnam e oltre, nella finzione ha interpellato la Sibilla per chiedere come far smettere definitivamente le guerre. L’attore si è soffermato sul racconto della vicenda di Sibilla e del suo dono da Apollo, per la cui richiesta la ragazza aveva dimenticato di aggiungere alla clausola dell’eterna vita quella dell’eterna giovinezza. Il soldato, poi, dopo la parabola mitica ha esternato l’oracolo ricevuto, che, pur contenendo un’ovvietà, ha ben esemplificato per i non addetti ai lavori, i significati delle profezie. “Con lo sguardo della pace, non ci sarà bello”: questa la frase citata, giusto un’idea di come poteva comportarsi la profetessa, i cui oracoli erano tuttavia molto più intricati semanticamente e forse simili ad alcuni colpi di genio dei moderni enigmisti, come mostra il celebre“Ibis redibis non morieris in bello”. Quest’ultima frase, alla lettera “Andrai ritornerai non morirai in guerra”, presenta un non casuale difetto di punteggiatura, che in latino capovolge radicalmente il senso della profezia, poichè dalle virgole si fa dipendere la posizione del “non”: “andrai, ritornerai e non morirai” o “andrai, non ritornerai e morirai in guerra”? Ai posteri l’ardua sentenza, dove per posteri, ahinoi, si intendono i poveri militi richiedenti la profezia.


Con tale collegamento privilegiato per Cuma, la sovrintendente del settore archeologico si augura l’incremento dei visitatori nell’area; dagli iniziali 50.000 visitatori degli anni passati, si prospetta un incremento a 200.000 nei prossimi due anni. Nonostante la bella novità e le speranze ad essa connesse, rimangono forti i problemi che gli utenti riscontrano nel trasporto EAV: treni inaspettatamente soppressi; la problematica del doppio binario, che costringe ancora ad estenuanti attese per via degli incroci; i quotidiani casi di accattonaggio minorile, che accomunano tuttavia tutti i sistemi di trasporto pubblico, senza distinzioni di sigle; il tema della pulizia dei vagoni e ,ultima ma non meno consistente, il controllo di stazioni e treni tramite campionamenti degli utenti: i mezzi devono essere, sì, pubblici…ma sicuri!