Pompei, raid alla gioielleria: rapinato e sequestrato il proprietario

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Raid in pieno centro. Si tratta della gioielleria Scelzi di via Lepanto, messa nel mirino dei malviventi. Una rapina a mano armata che, proprio nella zona molto trafficata, ha creato panico e caos lo scorso 29 maggio intorno alle 22, quando due uomini su una motocicletta di grossa cilindrata, muniti di caschi integrali e pistole, arrivando a tutta velocità e fermandosi proprio davanti la gioielleria, con una frenata fanno sobbalzare tutti i passanti, colpendo la loro attenzione. La scena sembra quasi una di quelle tratte dalla serie televisiva Gomorra. Uno dei due scende dalla moto ed entra puntando la pistola al proprietario dell’esercizio commerciale, S.C. (ancora all’interno della gioielleria perché impegnato con l’inventario della nuova stagione). “Non muoverti”, avrebbe detto il rapinatore a S.C., che, pietrificato, non ha potuto fare altro che cercare di tenere i nervi saldi e osservare il malvivente mentre sottraeva numerosi oggetti in oro dalle vetrine interne (orologi pregiati, catenine, bracciali e molto altro) e li infila nel suo sacchetto scuro. Tutte succede in pochissimi minuti. Poi, successivamente, la fuga. Ma i rapinatori, per evitare che fossero inseguiti, avrebbero sottratto anche le chiavi del negozio di gioielleria per rinchiudere S.C. all’interno e tenerlo, così, bloccato. Un piano che sembrava quasi studiato nei dettagli, dal momento che, stando ad alcune indiscrezioni, il rapinatore sapeva perfettamente dove mettere le mani, senza nemmeno chiedere indicazioni. In pochi minuti arrivano anche gli uomini della Polizia di Stato di Pompei, guidati dal vicequestore Angelo Lamanna. Nel frattempo, S.C. chiama i familiari che, con una seconda copia delle chiavi del negozio, lo hanno “liberato” da quell’incubo. Il danno economico per gli oggetti sottratti risulterebbe ingente. Probabilmente anche più di 20 mila euro. Ad ogni modo, si tratta di una cifra forse troppo alta, che mette ancora più paura scoprirla per gli stessi proprietari della gioielleria che, molto amareggiati ed impauriti per lo spiacevole accaduto, si sarebbero presi il loro tempo per quantificare il reale danno ricevuto. In realtà la gioielleria in questione sarebbe stata presa di mira già il giorno precedente. Resta da capire, però, se si tratta degli stessi rapinatori dello scorso 29 maggio. Infatti, un altro raid, nella notte tra il 28 e il 29 maggio, ha colpito le vetrine esterne del negozio, che sono state manomesse, ma con scarsi successi grazie all’allarme che ha funzionato a dovere ed ha allertato i vicini ed alcuni passanti, costringendo, quindi, i malviventi alla fuga senza portare a casa nessun bottino. Ora gli uomini della Polizia di Stato stanno indagando sul caso, acquisendo anche le immagini dei video di alcuni esercizi commerciali limitrofi alla gioielleria, per capire anche se ci siano collegamenti con i due raid ricevuti a distanza di soli due giorni. Soltanto nella scorsa settimana, poi, nella stessa zona, sono stati contanti cinque raid, tra rapine e furti. Un dato che comincia a far paura. Gli esercenti e i residenti, infatti, si dichiarano molto preoccupati per l’aumento di casi di criminalità di questi ultimi giorni.