Scavi, incremento di presenze nel 2016, ma il commercio non decolla

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Grande Progetto Pompei
Grande Progetto Pomepi

Incremento notevole di visite agli scavi archeologici. I dati parlano chiaro. Per questi primi cinque mesi del 2016 si tirano le somme, che sono in netto aumento rispetto agli anni passati. Oltre 800 mila le visite in questi cinque mesi del 2016, che superano ampiamente le circa 600 mila visite (per lo stesso periodo) dello scorso 2015, già in aumento del 25% rispetto al 2014. Un aumento notevole negli anni, che continua a porre diversi punti interrogativi sul territorio cittadino. E, tra tutti, emerge quello dei commercianti, che, tirando un po’ di somme, cominciano a calcolare i vantaggi e gli svantaggi che ha prodotto l’aumento delle visite tra le meraviglie antiche.

A parlare è proprio il vicesindaco di Pompei, Pietro Orsineri: “Ciò che, a mio parere, ha portato a questo incremento di visite, è stato l’effetto Expo, che di certo è stata un’ottima vetrina per il sito archeologico. Senza contare, poi, le visite illustri del capo dello Stato, Sergio Mattarella, ed il premier Matteo Renzi – spiega il vicesindaco -. Inoltre, ciò che ha anche contribuito a tutto ciò è stato il calo del turismo verso i Paesi Arabi a causa del terrorismo. Non mi trovo d’accordo, però, con la formula gratuita per le prime domeniche del mese, che ha visto un sovraffollamento del sito archeologico. Anche questo, quindi, ha contribuito, senza però portare benefici a nessuno. Non è un turismo di curiosi. Trentamila persone in un solo giorno nel sito archeologico sono dannose per il sito stesso”.

Ad intervenire sulla questione sono anche i commercianti che cercano di capire quali siano i vantaggi prodotti da questo aumento di visite agli scavi. “Sono anni che oramai il dato delle visite agli scavi archeologici aumenta di volta in volta – dichiara Alessandro Di Paolo, presidente Ascom -. Ma nella Pompei ‘nuova’ resta ancora molto da fare, come ad esempio creare iniziative culturali che possano portare i turisti anche nella città, perché i vantaggi economici, finora, sono minimi. Manca quel pizzico in più per una giusta sinergia tra amministrazione comunale e Soprintendenza, che magari potesse far intraprendere un percorso insieme in cui a trarne i vantaggi siano tutti, anche i commercianti della città”.

Vantaggi poco soddisfacenti, quindi, che non bastano agli esercenti della città. A confermare tutto ciò è anche il presidente di Confesercenti, Gianluca Machetti: “Siamo contenti che si registri un aumento a due cifre rispetto agli scorsi anni. Dobbiamo, però, puntualizzare anche che la mancata gestione del flusso turistico non giova alle casse dei commercianti – spiega Machetti -. Bisognerebbe creare una rete di collegamento tra scavi e centro della città di Pompei, perché i benefici di tutto ciò sono confinati esclusivamente alle antiche mura del sito archeologico. Ci auguriamo, ad ogni modo, che nel più breve tempo possibile si abbia maggiore lungimiranza, perché con l’avvento del nuovo hub ferroviario termineranno parecchie rendite di posizione”.