Pompei, via Molinelle tra degrado ed incuria: la protesta dei residenti

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Via Molinelle in protesta per il degrado e l’incuria della strada. Un incubo che ritorna. I residenti della zona periferica della città di Pompei sono infuriati e stufi. “Si ricomincia a buttare rifiuti a via Molinelle – scrive sui social Antonella Scala -.Non basta il lezzo nauseabondo del canale Marna. Dobbiamo subire anche l’inciviltà di molti cittadini. E’ una vergogna. Chiediamo controlli e videosorveglianza”. Erbacce, strada dissestata, rifiuti sparsi ovunque, materiale edile, amianto, e tanto altro. E’ questo lo scenario a cui assistono i residenti della zona tutti i giorni. Gli stessi cittadini che, in molteplici occasioni, hanno firmato petizioni che, a quanto pare, a nulla sono servite. L’ultima di queste, proprio lo scorso maggio, quando il presidente del comitato cittadino di via Molinelle presentò un atto (uno dei tanti) al comune di Pompei, senza ricevere ancora risposta soddisfacente. Ma stavolta sembra che l’appello sia più deciso e determinato, dal momento che, via Molinelle, nel periodo estivo diventa ancor più preda di scarichi abusivi di rifiuti, di proliferazione degli insetti dovuti alle erbacce e piante non curate, e dell’odore sgradevole che emana il fiume Sarno, a pochi passi.  “Siamo diventati oramai una sorta di discarica abusiva – ha dichiarato Michele Schettino, presidente del comitato di via Molinelle -.Di notte, cittadini provenienti da tutte le città limitrofe vengono qui a scaricare i propri rifiuti. Purtroppo questa è una zona periferica della città abitata per lo più da persone anziane, che non hanno la maestria e dimestichezza di fotografare questi incivili che, di notte, vengono a sversare i propri rifiuti qui. Basterebbero dei controlli maggiori e magari anche un sistema di videosorveglianza per risolvere questo problema che va’ avanti da anni. Già è difficile convivere con gli odori sgradevoli del fiume Sarno, e con la preoccupazione per i problemi di salute che, purtroppo, sta causando a tanti. Ci auguriamo che, almeno stavolta, l’amministrazione comunale ci ascolti ed intervenga quanto prima. Siamo stufi”.