Striano, al via la prima giornata del “Puc Partecipato”

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Ieri nella Sala Consiliare del Comune di Striano si è tenuta, come da programma, la prima giornata  degli incontri pubblici, prevista per i cittadini interessati, inerente al Puc Partecipato. Tutto questo al fine di valorizzare le proposte dei cittadini e promuovere un dibattito con la comunità locale e con tutti gli enti coinvolti sulla proposta di piano preliminare che, come si è voluto ricordare più volte, non è il piano definitivo ma rappresenta il primo passo del processo di pianificazione e quindi, nulla di definitivo. Seduti intorno al tavolo consiliare oltre all’Amministrazione ed al Sindaco Rendina, anche l’intero gruppo di lavoro che rappresenterà l’ufficio di piano, composto dall’ach. Antonia Crisci, Responsabile Unico del Procedimento, dal coordinatore Scientifico dell’UDP, arch. Salvatore Visone, dagli esperti in Urbanistica, Piani di Settore e materia ambientale, rispettivamente nelle persone degli architetti Teresa Schiano, Tommaso Napolitano ed Antonia Iride, oltre che al dott. Maurizio Conte ed al dott. Enrico di Lascio responsabili della parte geologica ed agronomica del territorio.

 

Il  primo a prendere la parola nel dibattito di ieri è stato l’Assessore all’Urbanistica, Santolo Sorvillo: “Dipendiamo ancora dal vecchio piano regolatore approvato nel lontano 2000. Questo piano è vecchio ed obsoleto e non corrisponde più alle esigenze dei cittadini prima di tutto perchè non tiene conto dei piani di sviluppo turistico/alberghieri, necessari per un paese che vuole crescere, e poi non è in linea con l’iter legislativo attuale. In passato non era neanche stato pensato che Striano potesse essere meta di sviluppo anche turistico. Il piano deve valutare le esigenze del popolo e del territorio ed è per questo motivo che la nostra priorità saranno il recupero del Centro Storico e l’analisi del tessuto sociale ed urbano cittadino così da comprendere le vere esigenze degli abitanti di Striano“. Sorvillo poi ha passato la parola all’arch Visone, il quale ha dichiarato che, a seguito della convenzione, si è potuto predisporre il Piano preliminare che sostituisce il vecchio Piano Regolatore. Nel contesto si sono analizzati tre momenti fondamentali: 1. Le indagini di piano con le relative indicazioni strutturali 2. Il progetto e 3 Il RUEC (Regolamento Urbanistico Edilizio Comunale) o sviluppo e le tendenze del territorio.

Visone ha poi proseguito dicendo: “Abbiamo analizzato diverse situazioni andando come si suol dire casa per casa a valutare le esigenze dei cittadini. Ci siamo soffermati su diversi fattori critici: le indicazioni sulla linea ferroviaria TAV che passa per Striano e che potrebbe portare ad uno sviliuppo importante del territorio ma anche la stessa autostrada come punto di riferimento dei flussi migratori oltre che al fiume Sarno, croce e delizia di questo territorio. A questo proposito si vuole portare avanti un progetto per contenere le esondazioni del fiume e permettere così ai terreni agricoli circostanti di non allagarsi e di impedire le liquefazioni primo fattore di rischio in caso di terremoti.

Ha poi proseguito l’arch. Iride mostrando alcune statistiche che illustravano i trend sul bilancio demografico, l’andamento positivo della popolazione e il saldo migratorio, sempre positivo e quindi Striano rappresentato come figura attrattiva e non come fattore repulsivo dei nuovi abitanti.

Successivamente gli altri membri dell’Ufficio si sono susseguiti ad illustrare le loro aree di competenza in questo programma ma si è voluto fortemente sottolineare che “Il Piano non deve essere associato assolutamente soltanto all’edificazione. I cittadini non devono pensare soltanto a costruire palazzi. Bisogna pensare allo sviluppo socio-economico del Paese e non agli interessi personali. Per questo la nostra priorità sarà lavorare bene per l’interesse e la crescita economica di Striano”.