Sarno, firmato ieri sera il Patto di Amicizia tra i Comuni di Sarno, Altavilla Irpina, Pagani, Pietrelcina, Pompei, San Marzano, Sant’Agnello, San Valentino Torio.

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Firmato ieri sera, a Sarno, nello splendido scenario del Museo Archeologico Valle del Sarno,  il Patto di Amicizia tra i Comuni di Sarno, Altavilla Irpina, Pagani, Pietrelcina, Pompei, San Marzano, Sant’Agnello, San Valentino Torio. Una iniziativa voluta fortemente dal sindaco Giuseppe Canfora. “Il Patto di Amicizia tra i Comuni – ha dichiarato il sindaco di Sarno, Giuseppe Canfora, che ha voluto fortemente il Patto coinvolgendo gli altri sindaci – rappresenta l’inizio di un processo di fratellanza e scambio socio-culturale tra comunità di alcune Province. L’obiettivo è quello di costruire insieme percorsi e condivisioni di diversità, non solo per unire sempre di più le nostre radici ma anche per valorizzare i nostri territori in modo sempre più ampio, approfondendo la reciproca conoscenza e dando avvio a un rinnovato rapporto di amicizia e di scambio culturale e religioso“. patto-damiciazia-tra-comuni
Canfora ha aggiunto:”L’importanza di far conoscere alle odierne e future generazioni la storia delle nostre comunità e degli uomini e delle donne che per secoli si sono fatti apprezzare per l’impegno, il sacrificio e la fede religiosa, è al centro del nostro progetto. Realtà diverse che vogliono parlarsi da vicino su aspetti culturali, turistici e religiosi, perché solo in questi settori si può ambire ad avere degli scambi fecondi. Attraverso il Patto di Amicizia – ha proseguito il primo cittadino di Sarno e presidente della Provincia – , i nostri Comuni intendono rendere concreto il proprio desiderio di riscoprire e condividere un percorso importante della loro storia. Comunità, le nostre, legate alla religione, alle tradizioni, ma anche alle bellezze naturali e a quelle costruite, nel tempo, dalla maestria dell’uomo, all’amore per i nostri campi, ai fiumi e ai monti, quali luoghi riconosciuti ormai familiari , con i prodotti tipici e autoctoni da salvaguardare, per una comune e sostenibile vivibilità“.