Il “J’accuse” di Scafati Arancione: le nostre denunce hanno anticipato le indagini attuali

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Qualche giorno fa il movimento politico scafatese degli arancioni ha inoltrato, tramite raccomandata con ricevuta di ritorno, l’insieme delle denunce presentate nei confronti dell’amministrazione comunale dal 2010 al 2012 al pool prefettizio che opera a Scafati da sei mesi a questa parte. La commissione d’accesso sta setacciando l’operato dell’amministrazione scafatese degli ultimi anni per cercare di fare luce su tutto ciò che non ha funzionato.  Il dossier contiene esposti e denunce indirizzate alla Procura della Repubblica del Tribunale di Nocera Inferiore: danno ambientale con conseguente violazione della legge 152/2006 a proposito della discarica comunale; la predisposizione con atto della giunta di ben 114 mila euro per finanziare una delle tanti notti bianche,  nonostante la stessa sia organo incompetente ad emettere tale atto;  violazione della legge 241/1990 per diniego accesso ad atti comunali relativi all’asfaltatura di una strada privata per conoscerne la spesa ( fu possibile solo 11 mesi dopo la richiesta); falso in bilancio per 1 milione e 400 mila euro destinati al consorzio farmacie comunali per l’organizzazione di corsi di formazione, mai realizzati. Queste alcune delle denunce che il movimento arancione ha inserito nel proprio dossier, a cui l’amministrazione non ha quasi mai risposto, se si fa eccezione per l’accusa del falso in bilancio. “Quest’ azione vuole essere un ulteriore messaggio di legalità e coraggio. Siamo ben consapevoli del lavoro che abbiamo svolto in questi anni e consci del fatto che avevamo ragione quando ci indignavamo rispetto ad un modus operandi più che discutibile” riferisce Francesco Carotenuto, rappresentante del movimento. Carotenuto aggiunge: “Continueremo su questa strada con passione, abnegazione e umiltà perché la gestione della res publica è qualcosa di ben diverso rispetto a quello che abbiamo visto in questi anni a Scafati”.