Scafati, una bomba d’acqua mette in ginocchio il territorio cittadino

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L’autunno è alle porte e si fa sentire con forti piogge nella zona dell’agro-nocerino sarnese. Domenica 18 settembre l’acqua è scesa impetuosa su alcune città della provincia di Salerno, causando enormi disagi alla circolazione. Scafati è in primo piano per quanto riguarda gli allagamenti nelle strade. Numerose sono le zone della città che, da zone di circolazione, diventano dei fiumi in piena. L’acqua raggiunge e supera talvolta il livello dei marciapiedi, inonda garage sotterranei e magazzini posti al di sotto del livello della strada. Le zone oggi maggiormente colpite sono state piazza Trento dove ha sede la Chiesa di Santa Maria delle Grazie, corso Trieste , via Passanti, via Cesare Battisti e la zona antistante la piazzetta in prossimità del cavalcavia Avogadro in via Luigi Cavallaro. Disagi anche sulla linea circumvesuviana Poggiomarino-Napoli, nel pomeriggio alcuni treni sono stati fermati alla stazione di San Pietro a causa dell’allagamento di piazza Trento, alle spalle della fermata della circumvesuviana. Residenti spaventati e bloccati in casa hanno divulgato sui social lo stato in cui versavano le loro strade. In alcuni punti di corso Trieste l’acqua raggiungeva l’altezza dei fari delle auto. Complice dell’enorme disagio che la città vive durante e dopo le forti piogge è sicuramente un sistema fognario “funzionante a metà”. Era il 18 dicembre 2013 quando la giunta regionale approvò il finanziamento di tutte le opere fognarie di Scafati, Calvanico e Siano. Per Scafati furono stanziati ben 28 milioni di euro con in quali il sistema delle fogne doveva essere allacciato al depuratore comprensoriale di Scafati-Sant’ Antonio Abate per diminuire in maniera incisiva l’inquinamento del tratto terminale del fiume Sarno ed eliminare definitivamente il problema degli allagamenti. A distanza di quasi tre anni Scafati si allaga ancora.