Pompei, inaugurata dal premiere Gentiloni la Casa dei Vettii: rinforzato anche il sistema di sicurezza scavi

Pubblicità

Il premiere Paolo Gentioni in visita ufficiale a Pompei per inaugurare la nuova apertura della Casa dei Vettii negli scavi archeologici di Pompei. Tutto è successo oggi anche alla presenza del Ministro ai Beni Culturali e al Turismo, Dario Fracneschini. Con molti ospiti d’eccezione, quali: l’Arcivescovo di Pompei Monsignor Tommaso Caputo, il commissario prefettizio Donato Cafagna, il presindente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, il consigliere regionale Mario Casillo. Dopo 12 anni di chiusura si restituisce al pubblico la possibilità di accedere a una delle case più famose dell’area archeologica di Pompei. Nell’ambito del Piano della Sicurezza del Grande Progetto Pompei la Soprintendenza, grazie alle risorse del PON Sicurezza per lo sviluppo messe a diposizione dal Ministero dell’Interno, ha ideato e realizzato il progetto della nuova videosorveglianza  nel parco archeologico pompeiano, costituito da oltre 400 telecamere digitali Mobotix. Un’altra forte innovazione è l’utilizzo della tecnologia di video analisi nota come IBM (Intelligent Video Analytics) che permetterà di segnalare in tempo reale potenziali rischi all’interno della città antica. Ancora, un altro elemento innovativo è anche l’introduzione dell’impianto di illuminazione perimetrale a led che garantisce un maggior livello di efficienza energetica e la copertura WiFi dell’intera area del parco. Inoltre, su proposta del Ministro dei Beni Culturali e al Turismo, Dario Franceschini, e del Ministro alla Giustizia, Andrea Orlando, è stato approvato il disegno di legge che delega il governo alla riforma della disciplina sanzionatoria in materia di reati contro il patrimonio culturale. Un disegno di legge che introduce misure rigide e più severe nei confronti di coloro che che commettono delitti contro il patrimonio culturale. “Un provvedimento molto importante – dichiara il Ministro Fraceschini -, non solo per l’Italia, ma per l’intera comunità internazionale dal momento che il terrorismo utilizza il traffico illecito di beni culturali come fonte di finanziamento. Con queste nuove norme l’Italia si pone all’avanguardia a livello internazionale”.

IL PREMIERE GENTILONI
“Difficile immaginare un altro posto in cui il 23 dicembre si possa avere un’atmosfera magica ed incantevole come questa. Questa meravigliosa città conservata, Pompei. Penso che sia un’atmosfera che ci fa ancora una volta essere orgogliosi e ci da quella sensazione del privilegio di essere italiani, mediterranei, di far parte di questa straordinaria eredità culturale che dobbiamo conservare valorizzare e rendere compatibile con il modo di muoversi, viaggiare, fare turismo dei nostri anni. Penso che, e di questo ringrazio tutti i responsabili ed il Ministro Franceschini, stiamo dando da questo punto di vista un buono esempio qui a Pompei. Abbiamo il dovere di conservare, migliorare e rendere sempre più all’altezza del suo significato storico. E’ giusto prendersene cura e dare conto di come i soldi pubblici italiani ed europei vengono spesi per quest’ultima. Credo che questo sia anche un segnale importante, anche di natura amministrativa e politica. Il segnale di una realtà che cresce, aumenta il numero di visitatori, inaugura gradualmente altre aree, diventa più fruibile, si avvicina agli standard più elevati della fruizione dei beni culturali nel mondo, che devono essere i nostri standard. Abbiamo risorse culturali in Italia che non ha nessun paese al mondo con questa densità e concentrazione. Abbiamo trascorso in questi giorni momenti tragici. Ci sono state ancora vittime del terrorismo, tra cui una ragazza italiana che è stata uccisa a Berlino e che noi non dimenticheremo, in momenti difficili trovarsi a casa con la nostra civiltà, con la nostra natura, fa bene ed è anche un promemoria per chi ha il compito di amministrare, ed una segnalazione di un impegno necessario innanzitutto per Pompei, per i beni culturali, per la regione, per il mezzogiorno. In un’atmosfera come questa è difficile non dirci tra noi che possiamo fare anche di più per valorizzare la potenzialità di questo territorio. Possiamo rendere la fruizione turistica più stabile, meno mordi e fuggi. Allungare il tempo di permanenza dei turisti, magari anche a 2 giorni con un miglioramento della ricettività turistica. Non è solo un sogno, ma è la realtà. Perché si tratta di risorse che possono assumere un valore aggiunto alla nostra economia e alla nostra cultura”.