Pompei, un successo inaspettato per la “Silent disco”: oltre 350 giovani in piazza Bartolo Longo

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Oltre 350 giovani in piazza per la Silent disco. Un successo inaspettato. L’iniziativa, alla sua prima edizione in città, ha entusiasmato i giovani di Pompei. All’indomani dei fatti accaduti circa le misure anti-movida in molti locali della città di Pompei (tra cui l’ultimo dei giorni scorsi di via Sacra per il locale Sofì in cui sono intervenuti vigili urbani, polizia municipale e carabinieri) è nata, più che mai, l’esigenza nei giovani della città di farsi sentire e far sentire in un modo del tutto originale e innovativo la loro voglia di emergere e di fare. “Silent Disco”. E’ questo il titolo dell’iniziativa messa in campo dal Forum dei Giovani di Pompei proprio per sottolineare che, a Pompei, nonostante tutto, ci si può divertire rispettando le regole e senza l’utilizzo di alcolici. Un grido silenzioso alle istituzioni locali per far accendere luci nelle zone d’ombra. In questo caso, la luce cade proprio sui giovani della città. Quei giovani che hanno rivendicato il proprio diritto alla creazione di siti di aggregazione sociale, dove – appunto – poter far musica e scambiarsi opinioni, oppure semplicemente aggregarsi per questioni culturali. Se è vero che da un lato la città di Pompei adotta da tempo misure rigide anti-movida, è doveroso sottolineare anche che c’è l’altra parte di cittadini che reclamano il diritto alla quiete pubblica. Questione annosa a Pompei che, purtroppo, non trova mai una soluzione. L’insonorizzazione dei locali è ancora un culto poco conosciuto in città, nonché assai costoso e difficile da installare. Ma, commenti a parte, i giovani di Pompei hanno voglia di farsi sentire. Lo hanno fatto senza gridare, senza emettere “suono”. Così come questa Pompei (oggi) desidera: in silenzio. Nella fattispecie l’iniziativa in questione si è svolta in piazza Bartolo Longo lo scorso 29 dicembre alle 20.30 e consisteva nell’utilizzo di cuffie per poter ascoltare, dal vivo, musica da discoteca, senza aver bisogno di farsi sentire. La musica era percepita, infatti, solo da chi era fornito di apposite cuffie distribuite nella piazza stessa. La discoteca che non fa baccano, per dirla in breve. “Le rigide misure anti-movida ci costringono a spostarci nelle città limitrofi e, noi, con la nostra iniziativa, rispettando tutte le limitazioni, abbiamo voluto, per una sera, far trascorrere ai giovani una serata diversa all’insegna del divertimento e della musica, in silenzio nella “zona del silenzio” – dichiara Alfonso Calabrese, presidente del Forum dei Giovani di Pompei -.La Silent disco, così come si può capire anche dal nome, è una discoteca all’aperto dove ognuno ha avuto la propria cuffia ed ha potuto scegliere la propria musica, che è stata trasmessa in tre canali differenti con tre dj differenti. Speriamo che questa sia la prima di tante iniziative che potremmo offrire ai giovani di Pompei e pian piano cercare di convincere a rendere meno rigide queste misure anti-movida. È stato un grande successo. Siamo soddisfatti e felicissimi”. Così, Alfonso Calabrese. Divertirsi senza disturbare. Un motto che è entrato già nelle menti di tutti i giovani della città. “Se ci sono regole ferree non vuol dire che non siamo più capaci di divertirci – conclude Calabrese -. Anzi, lo abbiamo dimostrato il 29 sera. Divertirsi rispettando gli altri? A Pompei si può. Bisognerebbe solo avere più fiducia in noi giovani”.

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