Un pezzo di storia del ristorante “ al Valico di Chiunzi” va in pensione

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Dopo circa 40anni di lavoro di cui 30 ai tavoli del ristorante pizzeria “Al Valico di Chiunzi” Giuseppe D’Amato va in pensione. Peppe, per gli amici che frequentano da sempre il locale di Graziano Giordano, ha servito con grande serietà professionale miglia di clienti riservandogli sempre un sorriso. La sua è una storia semplice, come molte di quelle legate all’emigrazione e alla ricerca di un lavoro per sbarcare il lunario. Una storia però piena di dignità e di impegno. Partito diciottenne, siamo nel 1968,  per Monza è diventato cameriere ai tavoli di un noto locale tutt’ora esistente, il ristorante “Marechiaro” che all’epoca era frequentato dal bel mondo milanese. Vip e giocatori dell’Inter e del Milan erano tra gli affezionati clienti che il buon Beppe, come lo chiamavano li, ha imparato a servire conservando ogni segreto del mestiere che poi ha portato sempre con se. Tornato nella sua Tramonti dopo circa un decennio ha lavorato per un poco ad Amalfi per poi restare fino alla pensione al “Valico di Chiunzi”. Come tutti i figli di questa terra che per lunghi anni ha imposto l’emigrazione come unica fonte di sostentamento, è tornato con un bagaglio professionale che gli ha permesso di svolgere il suo lavoro fino alla fine e di realizzare la sua vita di uomo, marito, padre e nonno. A Giuseppe D’Amato vanno gli auguri dei titolari e di tutta la brigata del ristorante, oltre naturalmente quelli della rubrica “Oltre il Sapore” di Obiettivo Notizie.