Collateral beauty: quando la finzione è realtà

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Amore, tempo, morte: secondo Howard sono queste le astrattività che governano la vita di una persona. La paura della morte, la voglia di amore, la necessità del tempo rappresentano la causa di ogni azione e di ogni decisione che un uomo prende nella sua vita. L’universo di Howard viene distrutto nel momento in cui perde il bene più prezioso, sua figlia. Incapace di accettare un torto simile, Howard cerca di comunicare e di riversare tutte le colpe della sua tragedia su questi tre concetti, e lo fa in maniera alquanto classica: scrivendo e spedendo loro delle lettere. Queste sono piede di odio, rabbia e delusione, e la sorpresa è infinita per lui quando si trova a parlare proprio con loro, che, una alla volta, andranno a rinfacciargli quanto scritto. In realtà queste tre persone sono solo tre bravissimi attori appartenenti ad una piccola compagnia teatrale conosciuta per caso da Whit, migliore amico di Howard e suo soci in affari, insieme a Claire, che ha sempre visto in Howard un mentore, e Simon. Il comportamento di Howard mette in pericolo le sorti della società per cui i tre hanno combattuto negli ultimi dieci anni, e nonostante l’affetto che li lega a loro decidono di incastrare Howard, di dimostrare che non è più nel pieno delle sue facoltà mentali. Proprio a questo servono i tre attori, ingaggiati per impersonare le tre astrattività e sperare che Howard tiri fuori il peggio di se.
In realtà i tre attori giocano un ruolo fondamentale per ognuno dei tre soci. Non sarà un caso se sarà proprio Simon ad affrontare il concetto di morte: molto malato ed ormai condannato, cerca di tenere da mesi lontano lo spettro della vecchia signora.
Non sarà un caso se sarà Claire ad aiutare la personificazione del tempo: proprio lei che ha deciso di sacrificare la sua vita in nome della compagnia per cui lavora, e che adesso è obbligata a rivolgersi alla scienza per avere un figlio.
Non sarà un caso se sarà With a dover spiegare cosa dovrebbe essere l’amore: proprio lui che è stato capace di rovinare il proprio matrimonio con una scappatella, e di conquistarsi l’odio da parte della figlia che adora.
Per ognuno di questi, l’intreccio tra finzione e realtà che determina la personificazione di quelli che sono diventati dei veri e propri demoni diventa la chiave per capire cosa non va, e cosa può o non può essere accettato.
I tre attori peró non si limitano solo ad intervenire nelle vite dei tre soci. Avendo convinto Howard di soffrire di allucinazioni, questi chiede aiuto, e si ritrova a ricevere una lezione da parte di una donna vittima della sua stessa tragedia. Mentre Howard cerca conforto, lei gli racconterà un anedotto riguardante la morte della propria figlia, e di come sia la bellezza collaterale a permettere di andare avanti quando amore tempo e morte diventano carnefici.
Quello che esce fuori è un film emozionante, commovente, intenso capace di far capire che l’uomo è effettivamente poca cosa rispetto al tempo, che è tutto ciò che separa la costruzione dell’amore dalla distruzione della morte. Che questi peró concedono quella bellezza collaterale, un’arma indispensabile che ci permette di sopravvivere.

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