Sanità, interrogazione di Langella (ALA) alla Lorenzin sui casi di Nola e Boscotrecase

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Di seguito riportiamo il testo integrale dell’interrogazione presentata dal Senatore Pietro Langella (ALA) al ministro della salute Beatrice Lorenzin sulla situazione della sanità in Campania:

Al Ministro della salute. 
Premesso che: 
alcuni ospedali campani afferenti alla Asl Napoli 3 sono venuti  nei giorni scorsi alla ribalta per fatti certamente non edificanti; nell’ospedale “Santa Maria della Pietà” di Nola, a causa di un sovraffollamento dei pazienti richiedenti assistenza e cure, nella notte tra l’8 e il 9 gennaio 2017, il pronto soccorso è andato in tilt, costringendo gli operatori sanitari ad accogliere i pazienti per i corridoi, non essendo sufficienti i posti letto.
Tale situazione emergenziale era stata già segnalata nei giorni precedenti dai medici dell’ospedale alla centrale operativa territoriale sita a Castellammare di Stabia; in particolare, i medici avevano segnalato la carenza di posti letto e di barelle e di non poter sostenere arrivi in emergenza, e che, pertanto, le 17 ambulanze della Asl avrebbero dovuto cercare altri ospedali, poiché non si poteva più tamponare attraverso la dimissione dei malati dai reparti; tale segnalazione non ha mai avuto risposta dalla centrale operativa, tanto da indurre la direzione sanitaria a inoltrarne una seconda.
Il numero dei pazienti è aumentato enormemente durante la notte, allorché sono arrivati dei casi di persone che per problematiche diverse non potevano assolutamente rimanere sedute, nonostante fossero state requisite tutte le sedie a rotelle dell’ospedale, e necessitavano di essere posti in posizione distesa; ha destato scalpore attraverso i mezzi di informazione che a queste persone siano state prestate le cure mentre giacevano per terra su delle coperte.
Allo scalpore è seguita l’indignazione di molti e infine anche l’inopportuno provvedimento di sospensione per i medici in servizio nell’ospedale da parte della responsabile della Asl Napoli 3, seguito dall’ancora meno opportuna richiesta di licenziamento dei medici da parte del presidente della Regione Campania De Luca.
Si è gridato alla malasanità accusando i medici del “Santa Maria della Pietà” solo perché costoro non hanno respinto alcun paziente nonostante la carenza di posti letto e barelle e perché hanno accettato di prestare loro le necessarie cure; ci si chiede quale condotta diversa avrebbero dovuto adottare questi medici: forse quella di mandare indietro le persone e magari vedersi accusare in questo caso del reato di omissione di soccorso.
Anche l’ospedale “Sant’Anna e Madonna della Neve” di Boscotrecase, ricompreso sempre nella Asl Napoli 3, risulta versare in condizioni critiche a causa del guasto alla caldaia che da 15 giorni rende insostenibili le gelate notturne.
A causa di questo guasto sono stati sospesi alcuni interventi chirurgici, ed è dovuta addirittura intervenire la protezione civile per fornire le necessarie coperte per i pazienti e i loro familiari; il servizio di emodinamica è fermo in maniera inspiegabile e manca la figura del responsabile del pronto soccorso.
L’ospedale di Boscotrecase, a causa di una gestione inadeguata, finisce spessissimo sulle cronache dei giornali per frequenti episodi di inefficienza;
considerato che:
questi ospedali hanno subìto rimodulazioni di posti letto che si sono rivelate fallimentari. Versano altresì in stato di carenza di  organico e non si registra alcun segno di implementazione delle piante organiche attraverso concorsi o stipula di contratti a tempo determinato;
le emergenze sanitarie sono fronteggiate da pochi intrepidi operatori che, giorno per giorno, rischiano anche di essere perseguiti penalmente solo per cercare di fare il proprio dovere in condizioni obiettivamente difficili;
rilevato che, nel caso specifico dell’ospedale di Boscotrecase, la direzione sanitaria si è palesata inadeguata e addirittura emergerebbe una sorta di incompatibilità per l’attuale dirigente,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo intenda intervenire e, in che modo, sulla proposta di licenziamento dei medici dell’ospedale di Nola palesata dal presidente della Regione Campania, affinché si scongiuri qualunque provvedimento ingiustamente punitivo nei loro confronti;
come intenda intervenire, in accordo con il Presidente della Regione Campania, affinché vengano affrontate e risolte le numerose emergenze che interessano la sanità campana, e in particolare i presidi di Nola e Boscotrecase, che soffrono di un surplus di utenza rispetto ai posti letto e all’organico a disposizione;
se non ritenga opportuno avviare degli interventi ispettivi nell’ospedale di Boscotrecase per verificare l’adeguatezza della direzione sanitaria.