Pompei, Fonte Salutare. Da parco pubblico a “parco della vergogna”: la protesta dei residenti

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Vandali e degrado nel parco pubblico della Fonte Salutare. Panchine distrutte, cesti dell’immondizia sparsi lungo il viale, rifiuti ovunque. E’ questo lo scenario a cui si può assistere, nel tentativo di gustarsi una piacevole passeggiata all’interno del parco. Ma c’è anche di più. Stavolta, i vandali della notte si sono spinti oltre lanciando anche bottiglie di vetro sulle vetrate dei residenti che, indispettiti più del solito, hanno denunciato il tutto anche alle forze dell’ordine. “Subiamo da molti mesi questo scempio – ha dichiarato Michele Vaccaro, noto scrittore pompeiano che abita proprio nella zona in questione -. Uno scenario di degrado, talvolta siamo costretti a subire atti vandalici e schiamazzi notturni. Molti giovani fino alle 4 di notte nei weekend vengono qui a consumare alcolici come se fosse pieno giorno. L’altra notte alcuni ragazzi, verso le 22 di sera, hanno lanciato bottiglie contro la mia finestra. I residenti hanno costituito un comitato per combattere queste illegalità”. Il “parco della vergogna” (quello della Fonte Salutare) sembra proprio nono riuscire a tornare agli albori d’un tempo. Complice di ciò, senz’altro anche una sbagliata gestione politica, ma anche l’inciviltà che continua a regnare indisturbata. Sembra, infatti, che sia diventata una routine quasi ordinaria quella di distruggere il parco da pochi mesi ristrutturati in parte nella città degli scavi. In questi ultimi anni se ne contano molti altri di casi di vandalismo a carico del parco Fonte Salutari da sempre abbandonato e poco sorvegliato. Le denunce sono state tante. Anzi, troppe. Ma ad ogni modo il problema resta ben radicato sul territorio cittadino e continua a diffondersi in maniera indisturbata. La richiesta di controlli maggiori, in questi mesi, è stata sempre più fitta. Ma resta, comunque, da risolvere un problema che è oramai annoso sul territorio, e su cui ancora nessuno ha deciso di intervenire in un modo determinante. Gli atti vandalici, così come i numerosi casi di microcriminalità che si sono verificati in questi mesi (in numero maggiore rispetto agli anni scorsi) fanno sempre più preoccupare i cittadini stessi, che hanno più volte chiesto aiuto alle istituzioni, anche attraverso le associazioni di categoria di Pompei. Quella dell’installazione delle telecamere di video-sorveglianza su tutta la città degli scavi sarebbe, probabilmente, un giusto ed anche più ovvio deterrente per combattere questo fenomeno che si dilaga nel silenzio e non accenna a fermarsi.