Da Lucignolo a Boscotrecase la pizza vale quanto un viaggio nel gusto della Campania

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lo staff di sala e della pizzeria del Lucignolo

Il rinomato locale tra pochi mesi cambierà nome in “Prisco pizza & spirits” e arriveranno tante gustose novità. Intanto la pizzeria ha “adottato” un ragazzo del Bangladesh 

 La pizzeria Lucignolo, di Boscotrecase in via Argano che si trova nella zona panoramica ai piedi del Vesuvio, in circa un decennio si è fatta un nome di tutto rispetto nel quadro della gastronomia regionale. Farine artigianali, lunghe lievitazioni ed ingredienti tipici del territorio scelti con molta cura sono le cifre di un locale che riesce ad interpretare nel migliore dei modi la grande tradizione partenopea.

ripieno con scarola

Dopo l’avvio affidato ad un bravo professionista del forno, ad impastare e cuocere in prima persona è rimasto Giovanni Prisco poco più che ventenne ma con un lungo apprendistato alle spalle. Con lui c’è il fratello Giacomo. Famoso per altre imprese, sempre legate al bel mondo dell’enogastronomia, precisamente a quelle del beverage. Giacomo infatti è un  bar-tender, cioè un barman che fa cocktail di tendenza, lanciando nuovi sapori e modi di bere miscelato. E’ stato anche campione mondiale, per cui il loro locale a breve diverrà una pizzeria dove si potrà tranquillamente sorseggiare un originale aperitivo o finire il pasto con un long drink in abbinamento al dolce. Questa è la ragione per cui i fratelli Prisco hanno deciso di cambiare il nome alla pizzeria che tra poco si chiamerà

la margherita con San marzano

“Prisco pizza & spirit” . I loro due punti di forza: lo spirito inteso come alcool per le creazioni di Giacomo e la pizza che qui continua ad avere commenti molto lusinghieri. Oltre, ovviamente, alle altre cose che arrivano dalla cucina curata dalla mamma dei Prisco che riesce a mettere in tavola una fritturina all’italiana davvero notevole. Come del resto è notevole la pizza leggera e digeribilissima. Farcita con ingredienti che si riconoscono al primo morso come le alici di Cetara, la mozzarella di bufala, i pomodorini del Vesuvio o quelli San Marzano che impreziosiscono la loro succulenta Margherita. Ma  vi sono tante pizze che valgono quanto un viaggio nel gusto della tradizione della Campania, come quella con la scarola con i pomodori gialli, capperi, acciughe e olive nere. E poi c’è da segnalare che i giovanissimi fratelli Prisco sono anche molto attenti a ciò che gli succede intorno e si sono resi protagonisti di una bella azione umanitaria con l’assunzione regolare  di un ragazzo del Bangladesh che era stato adottato dalla chiesa locale, dandogli la possibilità di imparare un bel mestiere e poter vivere degnamente. E assicurano che il giovane immigrata sarà un bravo pizzaiolo.

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