I vini di Indovino: il sommelier recensisce il Cenito dell’azienda simbolo della viticoltura cilentana

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Maffini

Cilento Aglianico DOC, Cenito, Luigi Maffini, 2011

Siamo nel Parco Nazionale del Cilento, a Cenito di Castellabate.
Qui il Flysch del Cilento, ricco di argilla e calcare, ha saputo donare a Fiano ed Aglianico un’espressione unica.
E’ proprio qui che Pietro Maffini, agronomo emiliano, impianta un vigneto di 4ha ‘72 e nel ’74, con la prima vendemmia, da vita alla sua Azienda. Per 20 si è concetrato sulla produzione e vendita di vini per il marcato dello “sfuso”, fino a che, nel ’95 il figlio Luigi porta a completamento il suo percorso formativo con la specializzazione in Scienze Viticole ed Enologiche. E così, di comune accordo col padre, dopo essersi laureato e specializzato sotto le direttive del professor Moio, Luigi decide di prendere personalmente in mano le redini aziendali. Con la sua prima etichetta, il Kratos del ’96, inizia la nuova sfida della famiglia Maffini: lavorare con passione per realizzare una realtà che fosse espressione di un territorio incontaminato. Il tempo, la tenacia e la caparbietà hanno portato a tanti e meritati successi, grazie anche al supporto della moglie Raffaella che gli fa da spalla in azienda: difatti, ovunque in Italia e nel mondo, l’Azienda Agricola Maffini Luigi è ritenuta simbolo della viticoltura cilentana ed interprete di una terra che ha le sue origini culturali nell’antica Grecia, da cui Maffini trae spunto per i nomi dei suoi vini.
Negli anni si sono aggiunti 9ha di vigne a Giungano, ed altri 5ha in affitto: tutti condotti nel rispetto dei principi dell’agricoltura biologica.
Veniamo al Cenito, un Aglianico tinto di un vivido rubino dall’orlo granato. Al naso regala un ampio bouquet di frutti di bosco ed amarene mature che fanno da sfondo a tostature di caffè e nocciola, cacao e vaniglia, con nuances di sottobosco e liquirizia. Il sorso è pieno, caldo, avvolgente, con una fitta e matura trama tannica sorretta da una buona dose di freschezza e sapidità, ed impreziosito da una lunga scia di ritorni gustativi. Un rosso da bere a 16°C con un Filetto di Manzo ai Mirtilli.                                                                                                                   RUBRICA A CURA DI ANTONIO INDOVINO , Sommelier dello Yacht Club di Marina di Stabia, Degustatore Ufficiale e Responsabile del GDS AIS Penisola Sorrentina