Rifiutano di cambiare una banconota a due donne immigrate

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immigrate
rifiutano di cambiare soldi

Eravamo in stazione.
Queste due donne, una madre ed una figlia, si sono avvicinate allo sportello per fare i biglietti.

Avevano solo 20 euro e chiunque frequenti una Vesuviana, sa che non hanno il resto della 10, immagina di una 20.
Hanno chiesto a chi c’era in stazione chi potesse cambiare, gente incravattata e ben vestita, non si è degnata nemmeno di rispondere, come se nessuno stesse parlando. Perché è così che funziona oggi, se sei nera e indossi un velo, non esisti, non sei nessuno.
Le ho accompagnate al primo bar vicino, sono entrate e uscite dopo 1 minuto,dicendo che non avevano il cambio.

Ho preso la loro 20, sono entrata io, dopo 30 secondi, ascoltate bene, 30 secondi e magicamente mi hanno cambiato in due 10 la stessa banconota.
Le donne mi hanno guardata e ringraziata, con le lacrime agli occhi.
Hanno acquistato il biglietto e si sono avviate verso i treni, dopo l’espressione di un’elegantissima signora “sta gente di merda che puzza pure e si veste come carnevale, viene a comandare nel nostro paese”.
Con lo sguardo spento di chi non ha più speranza di essere accettate, hanno voltato le spalle all’ignoranza e alla disumanità, senza proferire parola.

Ora venitemi a dire che il razzismo non esiste, che noi sinistroidi facciamo populismo. Venite pure. Perché poi, se io non le avessi accompagnate al bar , se non fossi entrata io a cambiare i soldi; queste due donne sarebbero state le ennesime senza biglietto, a cui poi diamo la colpa se il costo dei biglietti aumenta.
Sarebbero state quelle a causa di cui l’Italia non funziona o le tasse sono in rialzo.
Quelle che vogliono comandare o si vogliono vestire da carnevale, quelle che puzzano e ci costringono ad abbandonare il parco in cui abitiamo.

La verità è che siamo un popolo di stolti, di disumani. Sembriamo dei bot, che ripetono a comando le stesse parole del partitino di maggioranza.
A scuola, dovrebbero istruirci ai sentimenti e all’umanità.
Perché è l’umanità, l’intelligenza emotiva, non l’istruzione meramente accademica, a renderci donne e uomini di valore.
Ricordatelo e “mettitv scuorn”