Alla Basilica di Sorrento continua la cucina estiva con le prime contaminazioni autunnali con funghi ed al baccalà

Pubblicità

Nella foto: con lo che Gennaro Vingiano, Luigi De Simone, Stefano De Gregorio, Ada Ferraro, Abdur Rasel

Come ai tempi degli antichi greci, il clima della nostra epoca confonde estate ed autunno facendo dei mesi che dovrebbero annunciare l’inverno un dolce continuo della bella stagione. Infatti, come allora, matura un bel po’ di frutta che continua a colorare orti e giardini. Dai cachi ai melograni fino all’uva da tavola, passando per pere, fichi settembrini, more e frutti di boschi è un trionfo di bontà naturali che continuano a regalare sapori zuccherini come la stagione che sta morendo. Anche in cucina il passaggio è così graduale e lento. Resistono tanti ortaggi estivi, come ad esempio i pomodori insalatari che ancora rendono eccellenti le capresi. Non c’è un taglio netto con i sapori dei mesi più caldi e lo si nota anche nei ristoranti più attenti nell’uso dei prodotti di stagione. Come succede in uno dei locali più rinomati di Sorrento dove cucina e menù sono condizionati dal ritmo del clima e dalla natura del posto: con tanto mare nei piatti come quello che circonda la terra delle sirene e ingredienti tipici del territorio. Al ristorante pizzeria La Basilica di Paolo Esposito, il talento dello chef Gennaro Vingiano, in questo periodo, mette in scena un menù che tiene conto del peso ancora deciso dei piatti estivi e di quelli che iniziano a nascere grazie all’arrivo delle primizie autunnali. Per cui il bel menù suona come un altalenante melodia che ci annuncia l’imminenza autunnale nel mezzo di gustose pietanze estive. Un avvicendarsi di sapori che si rivelano in piatti come le Alici imbottite di provola o la Tartara di tonno con misticanza, mandarino e ribes che si alternano con il Carpaccio di funghi porcini appena colti. Un menù che senza retorica mette insieme antipasti tipicamente estivi e tipicamente autunnali che si presentano, entrambi, come un libro aperto sulla cucina costiera mettendo in evidenza l’anima creativa di tanti bravi chef come Vingiani che propongono interessanti bontà come i Cannolicchi su fichi settembrini e pane insaporito agli agrumi, la Julienne di seppia su lenticchie e capperi, il Polpo scottato su scarola stufata o il Gambero rosso con mozzarella di bufala. O ancora la parmigiana di baccalà e scarole su pomodorini rossi e mentuccia. Mare e orti autunnali per spiegare con la propria cucina che qui le due stagioni hanno confini labili e sapori che si completano a vicenda. Poi ci sono primi che completano questa melodia altalenante con i Ravioli farciti al limone con totanetti pomodorini limone Ipg di Sorrento e biscotto di Agerola che fanno da contraltare alle più succulenti e autunnali Candele alla genovese. E così via fino agli ottimi dolci del maestro Costantino Della Pietà