“Ricette di Natale”: gli struffoli di Marialuisa Maresca dell’Antica Cantina di Piano di Sorrento

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Impasto di acqua e farina e poi tanto miele. L’antenato di tutti i dolci. Una delle prime delizie che l’umanità ha conosciuto deriva dall’unione di questi tre elementi. Almeno per quanto riguarda i popoli mediterranei, che senz’altro si possono identificare con la civiltà del grano. Cerale da cui si produce la farina bianca che da vita al pane, alla pizza, alla pasta e sta alla base di quasi tutti i dolci. E con la farina già gli antichi greci si deliziavano a preparare palline(strangulos) che inondavano di miele. Gli etimi “strangulos (arrotondato) e “pristos” (tagliato) stanno alla base della parola struffolo; ma sopratutto alla base di “strangulaprevete” gli gnocchi che sono tagliati e arrotondati allo stesso modo. Molto probabilmente essi arrivarono in Italia con la fondazione di Partenope da parte dei greci e da allora sono il dolce più napoletano che c’è. Anche se con il tempo sono diventati simbolo delle feste anche in Calabria con il nome di “cicirata” e in Umbria come “cicerchiata”. Ci sono anche gli strufoli (con una sola f ) che vengono preparati in alcune regioni per carnevale, molto simili alle castagnole. In Campania, gli struffoli, restano il dolce più immediato e simbolico del periodo delle feste natalizie anche se sono in ottima compagnia di roccocò, raffioli, e susamielli. Essi compaiono nei primi ricettari intorno al 1600 ed erano preparati con lo strutto, grasso nel quale venivano pure fritti. Gli altri ingredienti da secoli sono sempre gli stessi: farina, uova, aromi, miele e frutta candita. E’ cambiato solo l’elemento grasso. Lo strutto oggi è sostituito dal burro o dall’olio d’oliva; ma c’è anche chi usa quello di semi. E come per tutti i piatti popolari, a parità di ingredienti, esistono mille versioni. Ogni casa, ogni pasticceria, ogni ristorante ha la propria personale interpretazione. A parte che da alcuni decenni è nata una versione che li vede cotti al forno anziché fritti, quello che ne cambia sapore e bontà è l’aggiunta o la modifica di qualche piccolo ingrediente. Spesso queste modifiche sono il segreto da custodire gelosamente e che dona quel gusto particolare che li rende diversi dagli altri. Chi usa frutta candita chi semplicemente scorzette di agrumi freschi, chi mette meno zucchero, chi aromatizza con anice chi con altri liquori, chi usa un miele particolare (che tra l’altro è l’ingrediente principe che da il giusto gusto a tutto il dolce) e chi ancora li serve tiepidi. Insomma esiste una tradizione radicata e allo stesso tempo variegata di questa particolare delizia che caratterizza le tavole natalizie di tutte le case della nostra regione.  La versione proposta da Marialuisa Maresca, che gestisce insieme al marito Ferdinando “o’ faticone” la pizzeria e osteria “L’Antica Cantina” di via Gottola a Piano di Sorrento, è una versione casalinga che attinge nei ricordi di famiglia e nella tradizione sorrentina. La ricetta (vedi sotto) tiene conto degli agrumi freschi dei giardini costieri e dell’olio d’oliva della penisola e suonano come un omaggio alla natura del mediterraneo dove tutto, compreso gli struffoli, ha avuto inizio alcuni millenni fa.                                                           LA RICETTA

Ingredienti per una decina di porzioni: 1kg di farina, 500gr. di zucchero, 10 uova, 10cucchiai di olio extravergine d’oliva, 1/2bustina di pan degli angeli, 1pizzico di sale, ½ bicchiere di anice, 1/2 bicchiere di vino bianco, 1kg di miele, scorzette di limone e mandarini freschi, 1manciata di confettini colorati.

Procedimento per l’impasto: disporre la farina a fontana e aggiungere 200gr. di zucchero le uova ed i dieci cucchiai di olio. Poi il pane degli angeli, un pizzico di sale e quando l’impasto è pronto, preferibilmente abbastanza morbido, aggiungere un goccio d’anice e la buccia di limone grattugiata.

Preparare tanti rotolini sottili da cui tagliare piccole palline che vanno fritte in abbondante olio d’oliva e lasciate a raffreddare.

Procedimento per il condimento: In una pentola portare ad ebollizione il miele con 300gr. di zucchero, l’anice, il vino e le scorzette di limone e mandarino. Spegnere il fuoco e fare scendere di temperatura. Quindi immergere gli struffoli mescolando delicatamente. Togliere gli struffoli con una schiumarola e disporli a mo di montagna in un vassoio. Aggiungere i confetti colorati.