L’inverno sorrentino ai tavoli dello Schizzariello con i piatti della tradizione mediterranea

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Nella foto Giovanni Aversa e Giuseppe Coppola del ristorante Lo Schizzariello di Sorrento

Solo quando bar e trattorie improvvisate per i turisti mordi e fuggi sono chiusi e restano aperti pochi locali storici che, sia nella confusione turistica che nei momenti di relativa quiete, riescono sempre ad offrire una cucina costruita attorno a prodotti freschi e possibilmente del territorio, si può veramente gustare tutta la tradizione sorrentina. Tra questi ristoranti, che si contano sulle dita delle mani, spicca sicuramente quello che è diventata in pochi anni una golosa realtà del panorama sorrentino. Lo Schizzariello, che deve il nome al vicoletto del centro storico dove sorge un’antica fontana, è proprio uno di quei locali che si fanno gustare anche d’inverno. Anzi in questo periodo riescono a dare il meglio di se a cominciare dalle proposte dello chef che ha più tempo per dare spazio alla fantasia. Ed ecco che il pescato di stagione nelle mani dello chef Antonio Donnarumma si trasforma in accattivanti antipasti, primi e secondi piatti che raccontano della bella evoluzione della cucina sorrentina. Il polpo verace passa dalla classica insalata al tortino di Polpo e patate fino al Polpo scottato su pomodorini gialli. Ma, negli antipasti, tra parmigiane di pesce azzurro o di melanzane, ci sono anche le polpette di baccalà o la montanara fritta con muosse i baccalà. Anche i primi raccontano di questa stagione e della mano leggera dello chef che sa prendere per la gola senza esagerazioni o inutili fronzoli. Allora il gusto dell’inverno sorrentino si rivela in piatti come le Linguine con calamaretti freschi e pomodorini del piennolo, con i Paccheri con cannolicchi, pistacchio e riccio o con gli Spaghettoni con i maruzzielli (lumache di mare) e briciole di pane aromatizzato. Ovviamente ci sono i risotti ed i primi di terra come i Ravioli ripieni di ricotta al sugo di porcini. I secondi seguono l’impostazione dello chef e partono dai filetti di pescato fresco che vengono proposti all’acqua pazza, al sale, gratinati su julienne di verdure  o in crosta di patate. Alla bontà dei piatti ed alla bravura dello chef si aggiunge l’esperienza di Giovanni Aversa, patron del locale insieme al cugino Giuseppe Coppola, che ha le idee chiare su come si fa la spesa e come si imposta il menù e la carta dei vini. Insomma una bella realtà che anche in questo periodo garantisce l’apertura dal giovedì alla domenica per un fine settimana goloso con i consigli del maitre Antonino Strummiello che propone anche pietanze della tradizione che vanno dalla Genovese alla Pasta e patate con provola.