La mela: da frutto proibito alla bontà dell’annurca campana La storia del pomo più salutare che ci sia

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La mela: un frutto che non ha controindicazioni e che con le sue proprietà organolettiche è fonte di benessere e leggerezza. Ma, tra i suoi pregi c’è anche il sapore e la bontà che la pongono tra la frutta più usata del pianeta. Del resto il suo destino è legato a quello del mondo sin dalle origini. A quando i pomi della discordia o quello di Adamo decidevano le sorti dell’umanità. Originaria dell’Asia centrale la sua presenza risalirebbe addirittura al neolitico dove nell’Europa centrale già si consumavano mele selvatiche. Della coltivazione, invece, si hanno tracce antichissime e dai greci in poi le ritroviamo in raffigurazioni ed affreschi di vita quotidiana a testimonianza del suo uso e della sua produzione. Oggi si contano migliaia di varietà nel mondo intero con quasi un centinaio di milioni di tonnellate prodotte tra cui oltre due milioni e mezzo realizzate in Italia che si pone al sesto posto. Il Trentino, la Val d’Aosta, il Piemonte ed il Veneto hanno il primato in Italia per produzione e varietà ed hanno alcuni ecotipi che hanno guadagnato il marchio di tutela Igp come la Rossa di Cuneo, quella del Tirolo o Alto Adige, quella della Valtellina ed infine quella della Valle di Non (renetta, melinda ecc.) che è l’unica ad avere il marchio Dop. Al sud, invece, la sola ad avere l’Indicazione Geografica Protetta è la mela annurca della Campania che è una delle varietà italiane di melo più conosciute e più apprezzate in assoluto dai consumatori.  infatti, l’annurca è conosciuta sin dai tempi degli antichi romani e da allora è stimata soprattutto per la spiccata qualità dei suoi frutti, dalla polpa croccante, compatta, bianca, gradevolmente acidula e succosa, con aroma caratteristico e profumo finissimo, insomma una vera delizia per gli intenditori. Il frutto è medio-piccolo, di forma appiattita-rotondeggiante, leggermente asimmetrica, con picciolo corto e debole. La buccia, liscia, cerosa, mediamente rugginosa nella cavità peduncolare, è di colore giallo-verde, con striature di rosso su circa il 70% della superficie a completa maturazione ed una sua particolare caratteristica è l’arrossamento a terra delle mele nei cosiddetti “melai”. La “Melannurca Campana” Igp è altamente nutritiva per l’alto contenuto in vitamine (B1, B2, PP e C) e minerali (potassio, ferro, fosforo, manganese), ricca di fibre, regola le funzioni intestinali, è diuretica, particolarmente adatta ai bambini ed agli anziani, è indicata spesso nelle diete ai malati e in particolare ai diabetici. Una ricerca dell’Università di Napoli Federico II ha dimostrato che la mela annurca dimezza i danni ossidativi alle cellule epiteliali gastriche ed ha una azione gastro-protettiva. In cucina si presta a tante preparazioni, a partire da quello di ingrediente di profumate tartare di pesce o da accompagnamento a piatti di carne. Il suo uso varia dai succhi ai liquori fino ai dolci come le crostate ed i tortini, ma anche protagonista delle tradizionali “mele cotte” al forno.