
L’imperativo è preparare da mangiare. Preparare da mangiare per i milioni di turisti che affollano ogni giorno il bel Paese. Ristoranti, trattorie, pizzerie e osterie da soli non riescono a soddisfare una richiesta che arriva dall’esplosione di un turismo di massa che raggiunge ogni giorno l’over booking. Questo impone veloci e profonde trasformazioni nel campo della ristorazione e dell’accoglienza. Soprattutto nelle località turistiche. Infatti, a dare man forte alla classica ristorazione sono arrivati i bar che di fatto sono diventati dei punti di ristoro dove si può anche fare un pranzo completo a tutte le ore del giorno e spesso anche della notte. E per la verità anche in costiera, da sempre, i bar hanno anche proposto un’offerta gastronomica che andava oltre il caffè ed i dolci. Ma negli ultimi tempi l’offerta è diventata totale, a 360 gradi, riuscendo a portare ai tavoli del bar pietanze che vanno dall’antipasto al dolce, passando per la pizza. Il tutto preparato nel retrobottega del bar che si è trasformato in una vera e propria cucina con tanto di chef e pizzaioli. Come succede al Bar Cherì di Sorrento che si è trasformato in un gastronomy bar che i fratelli Durante hanno voluto dedicare alla mamma ribattezzandolo, dopo la ristrutturazione, Marì Sorrento. Lo storico bar Cherì che affaccia su piazza Tasso, di fronte alla chiesa della madonna del Carmine, ha avviato proprio quest’anno la trasformazione che lo proietta tra le realtà più interessanti del centro cittadino. La direzione di Giovanni Durante, un giovane imprenditore dall’intelligenza lungimirante, ha dato l’impronta moderna di chi sa stare al passo con i tempi che sta vivendo. Ed oggi ai tavoli dello Cherì si può mangiare un ottimo piatto di Spaghetti a vongole o un buon fritto di pesce. Durante ha creato lo spazio per una vera e propria cucina che prepara ogni giorno piatti freschi che vanno dai richiestissimi Spaghetti a Nerano (con le zucchine) fino agli Spaghetti alla Totò con acciughe e tarallo sbriciolato. Ma qui l’offerta è veramente infinita. Si parte dai grandi classici come l’insalata caprese o la parmigiana di melanzane per finire con i taglieri di salumi o formaggi e i panini con hamburger, passando per le pizze, la lasagna e gli gnocchi. Poi c’è l’angolo della stuzzicheria che spesso accompagna gli aperitivi o diventa street food con gli arancini, crocchette, pizze fritte, ripieni, hot dog, panini farciti, focacce farcite e chi più ne ha più ne mette. E rigorosamente tutto viene preparato in giornata. Perché rispetto al ristorante cambia solo il luogo fisico di dove si mangia e cioè tra il bancone con la macchina che prepara un ottimo caffè e tra le vetrine dei dolci, granite e gelati di produzione propria. Cioè si mangia in un classico ambiente da bar. Ma dietro alle pareti c’è la brigata di cucina che, con talento, Durante ha organizzato per offrire a tutte le ore il meglio del made in Italy.