Napoli. Nel borgo di Antignano la pizza democratica di Simone Ciancio

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Nuovo corso per la pizzeria De’ Figliole al Vomero 

Dell’evoluzione e dall’esperienza dell’antica pizzeria “De’ Figliole” di Napoli al Vomero, aperta otto anni fa nel Borgo Antignano, apre “Simone Ciancio Experience”, trattoria, friggitoria, pizzeria. Al centro dell’esperienza la pizza fritta, che ha fatto la storia della Pizzeria De’ Figliole” nata nel lontano 1860, accompagnata da pizza classica e padellini e dalla cucina della tradizione, dall’antipasto al dessert, con i sempre richiesti “straccetti crema e amarena”. L’impresa è a conduzione familiare, a capo c’è Simone, da imprenditore delle pelli è diventato uno stimato pizzaiolo. Sempre al suo fianco la moglie Patrizia Apetino, che due volte a settimana lavora attivamente anche dalle “figliole” a Forcella, i figli Anna, Gennaro, Alessandra, la mamma Annamaria e un team affiatato di cuochi e collaboratori in cucina. A Largo Antignano, tra le piccole botteghe, rivive l’antico borgo: 90 coperti, una cantina “pochi vini, ma buoni” con 20 etichette e una pizza democratica, nel locale si può pranzare o cenare con soli 12 euro e gustare una pizza e una bibita. Nuovo corso, nuovo nome, nuova identità, un progetto nato in collaborazione con l’esperto di comunicazione Vincenzo Castaldi. La pizza è digeribile, Ciancio prepara un impasto con fermentazione a lievitazione di almeno 36 ore e grande attenzione è posta anche per la pizza fritta, con idratazione al 70% e l’utilizzo di farina ricca di fibra tipo 1, che dà profumo e sapore.«Non ci snaturiamo – spiega Ciancio – siamo quelli di prima, abbiamo solo cambiato il corso della storia. Potremmo definirlo un differenziamento il nostro e ci siamo ampliati. Al centro di tutto c’è sempre la pizza fritta, ma adesso siamo anche trattoria e pizzeria. Abbiamo deciso di rispondere alle richieste di tanti clienti, che spesso e volentieri chiedevano una pizza classica o un piatto di pasta. Sono riuscito a prelevare i due locali che affiancano la friggitoria e ho dato inizio con tutta la mia famiglia a una nuova avventura, ma sempre con lo sguardo al passato, mia moglie fa parte della storica famiglia De’ Figliole, e quella pizza che è storia di Napoli». Nel menù, i cavalli di battaglia: pizza fritta, montanara, crocché, frittatina classica, ma anche alla Nerano, con pepe e lime. Gustoso il “padellino dello chef”, cotto al vapore e al forno statico, condito con stracciata di bufala, pomodorino secco, acciuga. Oltre le pizze classiche, la pizza Sant’Antonio, una marinara con pomodoro schiacciato e fettine di salame piccante. I piatti della trattoria sono quelli della tradizione napoletana: parmigiana, pasta e patate, genovese, scarpariello, paccheri con pomodorini e peperoncini verde e per chiudere dolci fatti in casa.