All’Antica Pasticceria Lauri nasce la “Tripletta Napoletana”, un ‘unica confezione con tre panettoni partenopei: il PanPastiera, al Biscotto Amarena e con le albicocche del Vesuvio

Pubblicità

Nella foto i maestri pasticceri Giovanni e Luigi Lauri

“Tripletta Napoletana” è un’espressione che porta subito alla mente il calcio e la stupenda passione che ha il popolo partenopeo per la sua squadra ed il suo uomo simbolo, che, per la storia è stato, è, e resta Diego Armando Maradona. Ma qui non siamo allo stadio, siamo in un laboratorio di pasticceria. E la tripletta è riferita al dolce più tipico delle feste che si fa in tre per dare più gusto al Natale. Ed è ovvio che non stiamo parlando di un laboratorio qualsiasi; ma di quello dell’Antica Pasticceria Lauri di via Bologna, alla ferrovia, che da oltre 60anni accompagna i sogni golosi dei napoletani. Pastiere, babà e sfogliatelle sono i protagonisti indiscussi dell’album di famiglia dei Lauri. Ma loro non si sono mai fermati alle sole versioni classiche. Hanno sempre proposto qualche interpretazione personale. Infatti, Luigi e Giovanni Lauri riescono, con bravura, a mettere insieme la grandiosa tradizione pasticcera partenopea e golose novità. E la novità di questo Natale 2025 riguarda proprio il panettone e si chiama, appunto, Tripletta Napoletana, suonando come un omaggio alla storia dei dolci partenopei in chiave natalizia. Ovviamente parliamo di panettoni preparati con ingredienti di qualità ed a lunga lievitazione come nella migliore tradizione dolciaria. La particolarità, invece, sta nel proporre in un’unica confezione tre panettoni di mezzo chilo, di diversi gusti e tutti e tre che richiamano lo spirito di Napoli in cucina, o meglio in pasticceria. Il primo panettone è il PanPastiera preparato con il grano setacciato con cura, unito alle scorze d’arancia e neroli e arricchito con cioccolato bianco che in un unico impasto forma il cuore di questo dolce. Gli altri ingredienti sono: cubetti di arancia sorrentina, fiori d’arancio e millefiori. Poi c’è la base soffice e ben lievitata, preparata seguendo i metodi tradizionali. Insomma, il connubio ideale tra l’eleganza del panettone e la personalità della pastiera. Il secondo panettone si ispira, invece, al Biscotto Amarena. Un dolce tipico della pasticceria partenopea, dall’apparenza anonima, un semplice “biscotto” che riserva, però, un gran gusto ed una sua raffinatezza. Il biscotto all’amarena è l’unione tra la dolcezza della frolla e il pan di Spagna, tra l’amaro del cioccolato e l’acidulo inconfondibile dell’amarena. Un guscio di friabile frolla contenente un impasto morbido, composto da pan di spagna sbriciolato mescolato all’amaro del cioccolato, cacao, nocciole, marmellata all’amarene e rum. E qui c’è l’impasto al cacao con amarene intere e sulla cupola il disegno del biscotto rifinito con zucchero a velo e marmellata. Infine, c’è l’omaggio a questa terra ed alla sua zona più fertile, quella del Vesuvio, con il panettone con le Pellicchielle, le rinomate albicocche dell’aera vesuviana diventate Presidio Slow Food. Il terzo Panettone, infatti, prevede la farcitura con pezzi di albicocche e la sua confettura.