‎La tecnologia al “disservizio” dell’uomo: in Eav anche i computer vanno in tilt

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Computer spenti, terminali in tilt, gestione affidata alla esclusiva perizia del personale: in Circumvesuviana si fanno i conti con l’ennesima emergenza, il blackout del Dco (Dirigente centrale operativa). Un ulteriore segno del declino dell’importante azienda di trasporto pubblico campana. Eppure un tempo il Dco era un esempio di efficienza.tecnologia
“……la Circumvesuviana, attiverà sistemi di controllo innovativi, siamo la prima ferrovia secondaria in Europa ad adottare tale tecnologia….”. Era il 1975 e con queste parole veniva inaugurato il nuovo DCO (Dirigenza Centrale Operativa) della Circumvesuviana con un innovativo sistema di gestione e controllo della circolazione ferroviaria che con l’ausilio di un nuovo apparato di comunicazioni denominato “Terra Treno”, consentiva di concentrare in un unico luogo (appunto, la Dirigenza Centrale Operativa) tutte le informazioni necessarie all’ottimizzazione degli uomini, dei mezzi e delle risorse per offrire un servizio di trasporto pubblico degno di questa parola.

tecnologiaEd ancora, negli anni 80 la Circumvesuviana veniva visitata da èquipe di ingegneri giapponesi per studiarne la tecnologia all’epoca all’avanguardia, che con più di 500 treni al giorno sulle tre linee, movimentava circa 100.000 viaggiatori.

Da allora, i viaggiatori sono diventati Clienti, la tecnologia ha fatto passi da gigante ma la Circumvesuviana, inglobata e fagocitata in un sistema più grande denominato EAV, non è più riuscita a stare al passo con i tempi.

tecnologiaInfatti, a distanza di poco più di trent’anni la tecnologia della sala comandi dell’EAV (ex Circumvesuviana) rimaneggiata e più volte aggiornata risultando ormai obsoleta, ha esalato l’ultimo respiro e si è spenta. E’ accaduto venerdì scorso e da allora tutto è ancora fermo.

I tecnici aziendali in collaborazione con Ansaldo sono al lavoro nell’intento e nella speranza di ripristinare la scheda guasta, visto che i pezzi di ricambio per tale tecnologia non sono più in commercio.
La dirigenza centrale operativa che controlla e regola la circolazione ferroviaria è oggi priva della tecnologia che ne garantisce regolarità e sicurezza e ci si affida esclusivamente all’intervento dell’uomo, punto debole della catena dei trasporti.

L’agonia è iniziata da alcuni anni.
Dei famosi e tanto pubblicizzati sistemi: Train Graph e Train Describer non ne sono rimasti neanche i monitor.
Dei 521 treni al giorno ne sono rimasti circa 300.
Dei sistemi a bordo treno di telefonia ed informazione al pubblico, neanche l’ombra.
Dei nuovi ETR MetroStar, è rimasto un vago ricordo di colore blu, quando si vedono circolare, ci sono alcuni viaggiatore che li salutano come un miraggio.
Degli investimenti per il Revamping del vecchio materiale rotabile, non si sa più nulla.

Insomma, cosa dire, la politica non parla, i lavoratori subiscono in silenzio, la Clientela subisce in silenzio, la tecnologia …. tace.