Il Sostegno a distanza per i bambini: l’occasione di futuro

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Si terrà il 13 aprile, dalle 10.00 alle 14.00, presso la Sala Cirillo della Città Metropolitana di Napoli, Piazza Matteotti, 1 (ingresso via F.Filzi) il convegno “Il Sostegno a Distanza nella Cooperazione tra i popoli del Mediterraneo”. L’evento rientra nel progetto “Reti di Sostegno a Distanza costruiscono comunità solidali che rigenerano welfare” e fa parte della campagna “Accorciamo le distanze”. E’ sostenuto da Fondazione Con il Sud (http://www.fondazioneconilsud.it/) e vede in qualità di ente capofila della rete nazionale il ForumSad (www.forumsad.it), coordinamento di associazioni che operano a favore del SaD (Sostegno a Distanza).Marcella-Panza-con-i-bambini

 Il progetto, affidato nella Regione Campania ai due partner capofila GMAnapoli OdV (http://www.gmanapoli.org/) e Di.Vo (http://www.associazionedivo.org/), arriva alle sue battute finali e si propone, nel corso dell’incontro di illustrare i risultati raggiunti e quelli da raggiungere, in vista di una società globale e locale che sia più equa e solidale. Al centro, lo strumento del SaD – Sostegno a Distanza – espressione di una solidarietà internazionale che unisce tramite un filo invisibile chi sostiene e chi è sostenuto, in un legame reciproco che genera benessere condiviso.

PROGRAMMA_convegno_Napoli_13_aprile_2016

In particolare con il GMA in Etiopia è possibile azionare l’adozione a distanza di singoli bambini o di interi nuclei familiari con soli 0,80 cent al giorno (300 euro annui), L’importo è deducibile e detraibile dal reddito con conseguenti agevolazioni fiscali. Non si tratta di fare l’elemosina, ma di rompere, attraverso la solidarietà, meccanismi che hanno impedito la crescita autonoma di un paese. L’obbiettivo è portare il bambino adottato fino al compimento degli studi. Inoltre l’adozione è sicura e costantemente monitorata: vengono trasmessi i dati anagrafici e una foto del bambino adottato, durante l’adozione si ricevono informazioni e notizie.  Può capitare che il bambino sia sostituito perché portato via dai genitori: gli indigeni si spostano di villaggio in villaggio e un bambino, che magari si confonde tra molti per l’elevata frequenza delle classi (50-60 alunni per aula), da un giorno all’altro può capitare che non venga più trovato o ritorni dopo qualche tempo.”

Il progetto SaD (http://www.gmanapoli.org/it/sostegno-a-distanza#.VwooAlSLTIU )vede come mezzo fondamentale la Scuola, perché la promozione e il riscatto passano attraverso il superamento dell’ignoranza con cui viene mediata la negazione dei diritti primari a interi    popoli. E la Casa Famiglia, intesa come dimora e garanzia di accesso all’istruzione. I bambini di strada possono così godere di una reale alternativa all’abbandono.

Intervengono: Vincenzo Curatola, presidente di ForumSad; Khouloud Tlili, Presidente RAJ Réseau Alternatif Jeunesse della Tunisia; Angela Visconti (GMAnapoli OdV), Franca Esposito (DiVo) e le associazioni campane che hanno preso parte al progetto, portando le buone pratiche del SaD; il sindaco della Città Metropolitana di Napoli, Luigi de Magistris, Silvia Stilli (Aoi) e Mario Giro, viceministro Maeci con delega alla cooperazione internazionale.

accorciamoledistanze