Approvazione del bilancio comunale a Scafati: Aliberti alla prova del “13”

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E’ previsto per domani l’infuocato consiglio comunale sul rendiconto di bilancio a Scafati. Il documento in buona sostanza, accerterà la drammatica situazione delle casse comunali in una condizione di “deficitarietà strutturale”, l’anticamera del pre-dissesto, come accertato dalla relazione dei funzionari del Ministero e in parte dai revisori dei conti.

Pare che il ragioniere capo, Cacchione, abbia già messo mano ad un programma di eliminazione di sprechi e di razionalizzazione delle risorse per tentare di salvare il salvabile dopo il campanello d’allarme suonato dal Mef.

Ci vogliono tredici voti –la maggioranza- per evitare la caduta del governo Aliberti II, voti non certi alla luce di una maggioranza tuttaltro che compatta e l’incognita Casciello per gli alibertiani, Raviotta e Quartucci dall’opposizione.

Dalla maggioranza, il gruppo “Identità Scafatesi”, formato dai consiglieri di maggioranza Cirillo, Ugliano, Pagano e Barchiesi, ha proposto una serie di emendamenti significativi alla linea politico-amministrativa che hanno il sapore di ultimatum: azzeramento della giunta e dei cda delle partecipate con una rimodulazione tendente alla professionalità e competenza; riduzione dei compensi degli stessi; eliminazione dei dirigenti esterni; eliminazione dello staff; presenza nei cda di un membro dell’opposizione con ruolo di controllo; tagli alle spese relative alla comunicazione ed eliminazione delle deleghe ai consiglieri.

Proposte che preoccupano il Sindaco, impegnato in questa fase a compattare la sua squadra per ottenere la maggioranza e quindi la sopravvivenza di una consiliatura ormai travagliata. Proprio rispetto alla posizione del gruppo politico del ribelle Stefano Cirillo, non si è fatta attendere la risposta dei fedelissimi del Primo Cittadino, con l’avv. Brigida Marra che bacchetta i suoi colleghi di maggioranza.

“il Consiglio comunale è chiamato a votare il bilancio consuntivo la cui funzione è precisamente quella di rendicontare e certificare alla fine dell’anno le entrate e le spese effettivamente sostenute dalla gestione comunale” , scrive la forzista sul suo profilo Fb, la quale continua: “Si tratta pertanto, di approvare ciò che è stato prodotto nell’anno precedente. È per questa ragione, quindi, che quali consiglieri comunali riteniamo che lo stesso vada approvato e votato e che, al contrario rappresenta un comportamento irresponsabile e contraddittorio l’eventuale voto contrario”, in riferimento alla posizione assunta da gruppi in seno alla maggioranza. La consigliera di maggioranza continua la sua analisi: “Riteniamo senza se e senza ma che, l’approvazione del consuntivo rappresenti un adempimento obbligatorio che rientra nella più ampia attività a cui è chiamato il consigliere comunale che ha condiviso l’operato dell’amministrazione ovvero, che la tacitamente condivisa restando inerte rispetto alla stessa. Se qualcuno invece, ha pensato di utilizzarlo per dettare legge, per quanto ci riguarda possiamo anche terminare qui la corsa perché la nostra dignità non è in vendita e riteniamo valga di più di qualsiasi ruolo pubblico.”

Aliberti è per l’ennesima volta chiamato a ricompattare la sua maggioranza in vista di un voto delicato quanto vitale per la sopravvivenza del suo governo cittadino. Il rendiconto di bilancio e la prova del “13”, l’ultima spiaggia per la prosecuzione del mandato.