Alice attraverso lo specchio: diamo tempo a Tempo

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Siamo in perfetta continuità narrativa con il primo film: Alice è un affermato capitano della sua nave, lasciatale dal padre al momento della sua morte. Troviamo anche il ragazzo che nel primo film lei aveva rifiutato e che sfrutterà la posiziona acquisita, in seguito alla morte del padre, di proprietario della compagnia con cui Alice lavora, per vendicarsi. Farà leva su un debito contratto dalla madre di Alice mentre lei era in viaggio. Le cose cambiano quando Alice viene richiamata nel Sottomondo, in cui le cose sono cambiate, e non di poco. Il Cappellaio Matto ora è matto davvero. Si sta lasciando andare ad una tristezza distruttiva da quando, per sbaglio, ha ritrovato una prova del fatto che i suoi genitori e la sua famiglia non sono morti. Alice cerca si convincerlo, per quanto sia difficile, che non può essere possibile, ma il Cappellaio la caccia.
C’è una sola possibilità per Alice, proposta da una titubante Regina Bianca, ovvero tornare indietro nel tempo e salvare la famiglia del Cappellaio. Sarà qui che entrerà in gioco quello che per certi versi è il personaggio principale dell’intero film: Tempo. Questi è infatti la personificazione del tempo e della morte, interpretato da un bravissimo Sacha Baron Cohen. Il personaggio, per quanto ben definito, è volutamente contraddittorio. Se da una parte è scostante ed arrogante, dall’altra è capace di farsi mettere i piedi in testa dalla Regina Rossa di cui è follemente innamorato, e che ha la stessa richiesta di Alice. Entrambe vogliono infatti tornare indietro nel tempo, l’una per cambiare il proprio destino, l’altra per salvare quello del suo più caro amico. Tempo sarà chiamato a dare una lezione ad entrambe: il passato non si cambia, da questo si può solo imparare.
Come per il primo film, anche in questo caso si resta fedeli all’ambientazione psichedelica. Ciò rende “Alice Attraverso lo Specchio” un prodotto, nel mondo Disney, più unico che raro.
Lo spettatore resta sorpreso e preso dal mondo in cui vive Tempo, un ambiente formato da un’infinità di ingranaggi, che gestiscono un grande orologio, con cui questo sorprendente personaggio è un tutt’uno.
Il viaggio nel tempo darà ad Alice ed a noi la possibilità di scavare nella storia delle due sorelle Regine, che si erano date battaglia nel primo film, e di scoprire che, come anche i buoni hanno le proprie zone d’ombra nel loro passato, così i cattivi hanno una provenienza ben precisa. Resteremo, alla fine del film, sorpresi ancora una volta da questo personaggio tanto meccanico quanto umano. Egli infatti insegnerà che il tempo smette di essere un nemico quando si smette di affrontarlo.

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