Napoli e Caserta,denunciate e sanzionate numerose attività commerciali: non rispettavano le leggi a tutela dell’ambiente e della sicurezza sui luoghi di lavoro.

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I Carabinieri della compagnia di Giugliano hanno denunciato i titolari di alcuni autolavaggio per alcune illegalità relative all’esercizio della loro attività. Un sessantatreenne di Qualiano, titolare di un’attività di questo tipo a Villaricca è stato denunciato perché non in possesso dell’autorizzazione per smaltire i rifiuti. A Mugnano un uomo di Melito, oltre a scaricare illegalmente rifiuti derivanti dal lavaggio delle auto, esercitava l’attività senza essere iscritto all’Albo delle imprese artigiane. Sanzionato anche un imprenditore di Villaricca che non possedeva il registro di carico e scarico di rifiuti relativo alla sua attività. A Grumo Nevano un cittadino bengalese di quarantacinque anni, quale titolare di un opificio, è stato arrestato perché rubava energia elettrice per alimentare la sua attività e perché impiegava ” a nero” quattro clandestini di origine bengalese.  A Volla i Carabinieri della stazione locale hanno denunciato due titolari di un’autocarrozzeria priva di autorizzazioni per lo smaltimento dei rifiuti che venivano sversati senza filtraggio nelle condotte delle acque piovane. Il locale, di circa mille metri quadri, è stato sottoposto a sequestro. Nel casertano sono state ispezionate quarantuno attività ( aziende tessili e calzaturiere, officine meccaniche e carrozzerie) e ventotto sono risultate irregolari. Controllati circa centotrenta lavoratori di cui ottantasei erano impiegati ” a nero”. Due opifici, a Casal di Principe e Sant’Arpino, sono stati sottoposti a sequestro preventivo perché sprovvisti dei requisiti in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro e sversamento dei rifiuti. Sono state comminate sanzioni amministrative e penali che ammontano complessivamente a 400.000 euro.