Pompei, ancora record per gli scavi: l’1 novembre in 10mila a visitare il sito

Pubblicità

Negli scavi di Pompei oltre 10mila turisti nel giorno di Ognissanti. Incantano sempre di più le antiche mura di Pompei, che si apprestano a chiudere l’annata con un netto record negli utlimi quindici anni: raggiungere la quota 3 milioni di visitatori in un anno. Parchi naturali, siti archeologici e ville vesuviane prese d’assalto dai turisti nel ponte di Ognissanti anche in provincia di Napoli. Bene il Vesuvio che fa registrare 8.403 presenze: secondo i dati forniti dal consorzio Arte’m, ente concessionario del servizio di biglietteria, gli ingressi al Gran Cono sono stati 3.442 il 30 ottobre, 2.323 il 31 ottobre e 2.638 il primo novembre. Gruppi di turisti anche nei siti archeologici di Ercolano, Pompei, Oplontis, Stabia e Boscoreale. Nella sola giornata di oggi a Pompei – da quanto si apprende dalla Soprintendenza – sono stati 10.250 i visitatori.
Aperti anche lo scorso primo novembre, fino al tramonto i parchi verdi di Villa Bruno e Villa Vannucchi, dimore settecentesche a San Giorgio a Cremano affollati da numerose famiglie e visitatori. La crescita degli scavi archeologici di Pompei, in questi ultimi 15 anni è a dir poco evidente, soprattutto in questo anno 2016, che si sta mostrando già determinante e si appresta a battere ogni record di sempre. La quota a fine ottobre ha già raggiunto la quota di oltre 2 milioni e 900mila visitatori. In pratica, una cifra che è stata raggiunto alla fine dell’anno 2015, soltanto che mancano ancora due mesi per concludere quest’annata 2016. Cifre stratosferiche che hanno fatto stupire anche il direttivo della Soprintendenza Archeologica guidata dal professore Generale Massimo Osanna. A superare tutti i record di sempre sarà l’anno 2016, tutto da incorniciare.

 

I FATTORI DI CRESCITA
Sono molteplici le cause scatenanti questo fenomeno di crescita esponenziale. Qualità e quantità, in questi 15 anni hanno costituito un connubio così perfetto da far raggiungere traguardi quasi inaspettati. I lavori svolti all’interno delle domus e le aperture di quelle zone che, per anni e anni, sono rimaste chiuse al pubblico, hanno di certo contribuito di gran lunga ad alimentare sempre di più la curiosità dei turisti provenienti da ogni parte del mondo. Ma non solo questi i fattori determinanti. Molti di questi riguardano, principalmente, proprio questo anno 2016: l’effetto Expo che è stata un’ottima vetrina per la città di Pompei e per gli scavi stessi, le visite illustri del Premier Matteo Renzi e del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, i concerti di artisti di fama mondiale come David Gilmour ed Elton John. Ma, ancora, a far crescere la voglia di lanciarsi nel viaggio del passato della Pompei antica, sono state anche le numerose iniziative tenute all’interno del sito stesso, come: Campania By Night che prevedeva visite notturne negli scavi (anche questa registrando un record di visite); Pompei Moon che, invece, prevede un viaggio tra le meraviglie antiche al tramondo; le numerose mostre allestite, come quella d’Egitto, quella Live at Pompeii, Olimpiadi di Pompei, le state del maestro Igor Mitoraj, e così via. Di certo, poi, ad aumentare il numero di visitatori sono state anche le visite illustri che hanno caratterizzato le mura antiche in questi mesi. Insomma, a contribuire alla rinascita degli scavi di Pompei, in questi 15 anni, sono stati tutti una serie di fattori, tra cui le iniziative degli ultimi mesi che hanno segnato di gran lunga l’ascesa delle visite.