Ottaviano. Al Liceo “A. Diaz” le riflessioni di Bruno Arpaia e Maurizio De Giovanni

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Il fatto che il Liceo classico Diaz sia prima di tutto un’istituzione culturale, è un dato dimostrato anche dall’organizzazione di incontri, come quelli di questo ciclo tra febbraio e marzo, cui allievi e professori partecipano con coscienza. Dopo il successo della discussione su “La Stampa, dalla carta al digitale”, l’8 e il 9 marzo, nell’Aula magna di Via Peano, si avvicenderanno due scrittori napoletani di gran fama: Bruno Arpaia e Maurizio de Giovanni.

“Qualcosa là fuori” (ed Guanda) è l’ultimo libro di Arpaia, oggetto dell’incontro del Diaz. Il testo si è inserito nel dibattito tra i negazionisti della cattiva influenza umana sulle degenerazioni climatiche e i sostenitori della tesi opposta. Potrebbe suonare strano un romanzo con centro nella questione climatica, in realtà l’ambiente è più che mai funzionale alle vicende umane, anche quando nelle storie non viene messo a fuoco: renderlo finalmente protagonista significa dare corpo a un sottotesto che vive dietro qualunque situazione, in qualunque opera d’arte.

De Giovanni discuterà del proprio genere letterario di appartenenza, il Giallo. Ma non sarà una normale ora di lezione: quando parla, De Giovanni conquista l’uditorio come un attore che reciti un monologo scritto di modo che il personaggio sembri cento anime a un tempo, grazie alla diversità del ritmo, gli stacchi, i rimandi, i simboli, la capacità di far entrare la gente dentro realtà vicine o distanti col solo potere del discorso. Insomma, è l’oratoria da cui non ci si può aspettare la semplice enunciazione delle regole del gioco.

La locandina degli eventi (clicca per ingrandire)