Suggestioni mediterranee al ristorante Acquacheta del Lido Scrajo Mare 1889 di Vico Equense

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Come una cartolina. Una di quelle che incantano e ben raccontano al tempo stesso. La foto che apre l’articolo è un suggestivo scorcio di mediterraneo. Un angolo della costa che accarezza il mare dove sono nate grandi civiltà e culture. Anche quella enogastronomica. Non a caso nella foto, al centro dello scorcio, c’è del cibo. O meglio quello che al ristorante Acquacheta del lido Scrajo Mare 1889 chiamano “AperiBrunch” e che viene servito anche in spiaggia dalle ore 11 alle 13 e dalle ore 15 alle 17. Un aperitivo rinforzato che prevede 5 assaggi ed un bicchiere di vino, o  di prosecco o di un aperitivo analcolico. In quel vassoietto c’è l’essenza della cucina mediterranea ma anche della bravura della chef che in tre anni è cresciuta notevolmente. Infatti Elisa Scala è arrivata ai fornelli della struttura, che gestisce insieme alla sorella Nuccia ed alle cugine Paola e Teresa Savarese, solo nel 2015 e comunque affiancata da chef professionisti. Questa è la prima estate che si muove da sola in cucina dirigendo una giovane brigata composta da Emanuele Coppola, Bartolomeo D’Apice, Salvatore D’Angelo, Domenico Chierchia ed Antonio Natale. E da sola ha subito pensato di lanciare un messaggio che suona come un biglietto da visita del suo modo di preparare i piatti. Si perché l’AperiBrunch è il riassunto del menù dell’Acquacheta e descrive al meglio l’impronta mediterranea che la cuoca ha dato al locale che si adagia sulla scogliera di una delle baie più belle di Vico Equense. I cinque assaggi si richiamano alla tradizione marinara e contadina della zona e sono sempre un’insalata, una zuppetta, un fritto, una bruschetta ed una sorpresa presa a prestito dal menù del giorno. Per cui può capitare che in questo vassoio, che in realtà e una via di mezzo tra aperitivo ed un minipranzo ( brunch, appunto), ci sia un insalata di seppie con scarole, una zuppa di totani e patate, una calamaro fritto, un pezzetto di parmigiana di melanzane, un crostino con salmone affumicato o un superbo involtino di melanzana grigliata e ripiena di pesce spada. Tutti piatti che si rifanno alla bontà della tradizione mediterranea e che fanno da apripista al menù che prevede, senza eccessi ma con creazioni dal sapore deciso, una serie di pietanze formate da ingredienti che arrivano dalle varie sponde del mare nostrum. Ingredienti come il Cus cus di pesce e verdure preparato in umido, con un guazzetto di pomodori zucchine e carote, o come i pistacchi di Bronte che fanno da pesto alle Linguine con le cozze. O ancora i capperi di Pantelleria che accompagno le olive ed i pomodorini nel piatto delle Cortecce con ricciola ed i limoni della costiera sorrentina che impreziosiscono la ricotta del ripieno dei Ravioli ai frutti di mare. Anche il menù, quindi, è figlio , come quel vassoio sospeso sull’azzurro dell’acqua, di un mare che per millenni ha contribuito alla nostra vita e che noi ancora oggi non abbiamo imparato ad amare e rispettare.

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