I Vini di Indovino: il sommelier recensisce la riserva naturale che fece innamorare Ferdinando II di Borboneini

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Campi Flegrei Falanghina DOP, Colle Imperatrice, Cantine Astroni, 2016
La Famiglia Varchetta vanta una tradizione vinicola che dura da 4 generazioni. E’ dal 1892 che, grazie al capostipite Vincenzo Varchetta, si producono vini non solo per piacere, ma anche con fini commerciali. L’Azienda Vinicola “Cantine Astroni” nasce quindi nel 1999, forte dei trascorsi familiari e sulla spinta del desiderio di valorizzare la viticoltura nell’areale flegreo. Ci troviamo nella Riserva Naturale Cratere degli Astroni, a circa 300 metri d’altitudine. Un parco di rara bellezza che fece innamorare Ferdinando II di Borbone a tal punto da barattare altri suoi possedimenti ben più estesi, pur di averlo. Un polmone verde attaccato al centro cittadino: è qui che ha sede l’azienda, una vera e propria “Cantina Metropolitana”, con una parte dei vigneti e, la restante, dislocata in altre zone del comprensorio partenopeo.
Qui su suoli franco-sabbiosi e dalla matrice tufacea e limosa vengono allevati, su piede franco, gli autoctoni Falanghina e Piedirosso, nei terrazzamenti strappati al dissesto grazie ad un attento e minuzioso lavoro di piantumazione di olivi che fungono da argine. Il lavoro in vigna ed in cantina è un affare di famiglia, nel senso stretto della parola: Gerardo Vernazzano e Vincenzo Varchetta si occupano della conduzione enologica ed agronimica, partecipando attivamente in tutte le fasi di lavorazione.
Quest’oggi vi parlo del Colle Imperatrice, una Falanghina in purezza dalla Vigna Imperatrice, a nord del cratere di Astroni, vinificata esclusivamente in acciaio.
Nel calice il vino si presenta con una vivace veste paglierina tendente all’oro.  Il naso ha una forte connotazione di agrumata ed esotica, intrecciata a profumi erbacei e di fiori di ginestra, con un tocco di pepe bianco.
Il sorso è schietto, agile e rinfrescante, reso stimolante da una piacevole chiusura sapida che lo accompagna nel finale.
Ho avuto modo di apprezzare il Colle Imperatrice ad una temperatura di 8/10°C. Personalmente lo abbinerei ad una Insalatina di Seppie e Mandorle.

RUBRICA A CURA DI ANTONIO INDOVINO , Sommelier dello Yacht Club di Marina di Stabia, Degustatore Ufficiale e Responsabile del GDS AIS Penisola Sorrentina