La ricetta del casatiello, il simbolo più popolare della Pasqua in Campania, arriva dalla pizzeria I due Fratelli di Vietri sul Mare

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Immancabile nelle gite fuori porta accompagna le prime fave fresche, la pancetta e la ricotta salata

Non c’è Pasqua senza casatiello. Almeno in Campania. Perché, nella nostra regione la gustosa torta rustica è forse il simbolo più immediato e popolare delle festività. Non c’è gita fuori porta che si rispetti senza casatiello. A Pasquetta: sul prato o in riva al mare è d’obbligo la fetta di questo ciambellone rustico che accompagna le prime fave fresche, ricotta salata e la pancetta paesana. Molti l’usano al posto del pane anche durante il pranzo di Pasqua. E dal sabato Santo fino al lunedì in Albis fa compagnia ai carciofi arrostiti, ripieni e dorati e fritti, alle prime insalate primaverili con i finocchi e le cipolline novelle, ai salumi artigianali, alla minestra maritata, al capretto al forno con i piselli freschi ed a tutte le bontà che accompagnano il periodo pasquale dalle nostre parti. La sua costante presenza si ferma solo davanti al dolce, a sua maestà la pastiera. Questa succulenta e sostanziosa torta rustica ha una nascita ed una tradizione tutta partenopea che poi si è diffusa in tutta la regione. Lo stesso nome deriva probabilmente dalla voce dialettale ‘o caso (cacio), il formaggio presente nell’impasto, soprattutto pecorino ed ha un fratello gemello che si chiama tortano che si differenzia dalla mancanza di uova sopra. Nell’impasto c’è l’immancabile sugna o strutto, il pepe ed il formaggio; ma l’antica ricetta prevede anche i ciccioli. Poi ovviamente c’è il salame e c’è chi ci mette anche la ventresca (pancetta tesa). La ricetta che propongono i fratelli Ciro ed Enzo Scarfato prevede anche il provolone del Monaco in onore della loro zona di origine che si trova ai piedi dei Monti Lattari. Infatti i fratelli Scarfato, titolari della pizzeria “I due Fratelli” di Vietri sul Mare da anni portano il meglio del loro territorio sulla costiera salernitana. Panuozzi, pizze, vino rosso di Gragnano e saltimbocca sono alla base dell’offerta del locale dove l’ impasto è un arte che si rivela attraverso gustose  preparazioni cotte al forno governato con bravura da Enzo. Anche il casatiello della ricetta è figlio di quest’arte antica e della tradizione gastronomica partenopea. Nella foto Ciro,  Enzo e Carmela Scarfato, Anna Coppola e Anna Fortunato.  

La Ricetta: Casatiello

Ingredienti: 1kg di farina, 100gr. di strutto, 30gr. di pepe macinato fresco, sale, lievito madre “criscito” (che si prepara il giorno prima con un impasto di acqua e farina in alternativa al lievito di birra), 200gr. di pecorino semistagionato, 200gr. di provolone del monaco, 400gr. di salame paesano di puro suino, 3uova.

Disporre a fontana la farina con al centro lo strutto, il sale , il pepe ed il “criscito” e con l’aiuto di acqua tiepida mescolare il tutto ottenendo una pasta morbida lavorando con forza per circa 10 minuti. Lasciare lievitare in un posto tiepido per circa 2 ore, fino a che non avrà raddoppiato il suo volume. Impastare di nuovo aggiungendo parte dei salumi e dei formaggi tagliati a pezzetti. Lavorare l’impasto fino a che non si stacca dalle mani. Mettere da parte un pezzo di impasto.

Infine stenderlo e aggiungere il formaggio ed il salame rimanenti. Arrotolare e poggiare in una teglia circolare (quelle con il buco al centro) unta con lo strutto. Unire bene le 2 estremità del rotolo e coprire con un panno.

Lasciar lievitare ancora per due ore. Disporre le 3 uova intere sul rotolo a distanze regolari, fermandole con le strisce dell’impasto tenuto da parte.

Inserire la teglia nel forno preriscaldato per circa 15min. a 160°. Aumentare la temperatura a 170/180° lasciandolo per circa un’ora.