I Vini di Indovino: il sommelier recensisce il bianco della storica cantina di Tramonti

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Tramonti Bianco DOC, Colle Santa Marina, Giuseppe Apicella, 2012
Tramonti, dal latino terra intra montes, è il cuore verde della Costiera Amalfitana, incastonato tra i Monti Lattari, e noto sin dall’epoca romana per l’eccellenza dei prodotti agricoli. Qui la famiglia Apicella da generazioni produce vini da 7 ha di vigne di proprietà, impiantante ai primi del ‘900, e dislocate come piccoli fazzoletti nelle frazioni di Campinola, Capitigliano, Pietro e Polvica. Fino ai primi anni ’70  sono stati produttori di vino sfuso, poi Giuseppe decise di imbottigliare a proprio marchio il suo vino. La prima annata ad essere commercializzata è stata quella del ’77, con 3000 bottiglie di Tramonti Rosso che diedero il via all’Azienda Vinicola Giuseppe Apicella. Una realtà che quest’anno ha compiuto 41 anni, che si è evoluta ed ha mantenuto il passo coi tempi senza mai perdere la propria identità fortemente territoriale: con la stessa passione degli inizi, quella che Giuseppe ha saputo tramandare ai figli, Fiorina e Prisco, che oggi lo affiancano. Fiorina occupa un ruolo amministrativo mentre Prisco, laureato in Viticoltura ed Enologia all’Università di Torino, ha il duro compito di portare in bottiglia l’unicità del territorio e delle varietà che da secoli vi si allevano! Quest’oggi vi parlo del “Colle Santa Marina”, il bianco di punta ottenuto dalle alloctone Falanghina e Biancolella in blend con la Pepella e la Ginestra, strettamente autoctone della Costa D’Amalfi: vinificate in barrique per 3 mesi e maturate poi in acciaio per 1 anno. Nel calice è tinto di un giallo oro, vivido e consistente. Al naso è intenso, stratificato e di grande pulizia e finezza. Al primo impatto si percepiscono resina, miele di eucalipto e vaniglia, poi cantalupo e te alla pesca, la mimosa e l’origano, con una nota salmastra di fondo. Il sorso è ricco, avvolgente, puntualmente sostenuto da una buona dose di freschezza ed una mineralità pungente che si interseca a lunghi ritorni erbacei e salmastri. Un bianco che berrei molto volentieri con degli Spaghetti alla Nerano.                                                                        RUBRICA A CURA DI ANTONIO INDOVINO , Sommelier dello Yacht Club di Marina di Stabia, Degustatore Ufficiale e Responsabile del GDS AIS Penisola Sorrentina