Giustizia, Confapi: no a processi eterni per imprese

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Marrone: riforma della prescrizione non blocchi l’economia

NAPOLI – «La giustizia e il mondo delle imprese hanno purtroppo un rapporto conflittuale: una riforma, in senso ampio, è fondamentale ma bisogna valutare tutti gli aspetti che si ripercuoteranno sulla vita delle persone».

A dirlo è Raffaele Marrone, presidente del gruppo Giovani Confapi di Napoli.

«Secondo lo studio Cer-Eures, le lentezze e le inefficienze della giustizia ci costano 2,5 punti Pil, pari a circa 40 miliardi di euro – aggiunge –. Tanto infatti recupereremmo se la nostra giustizia si allineasse sui tempi di quella tedesca. E gli effetti non si limiterebbero al Pil: una giustizia più rapida creerebbe anche 130mila posti di lavoro in più e circa mille euro all’anno di reddito pro-capite, con effetti positivi anche sull’erogazione di credito e la sicurezza percepita di imprese e famiglie».

«La volontà, sicuramente importante, dimostrata dal Governo di rendere più efficiente la complessa macchina della giurisdizione – continua Marrone – non deve comunque appesantire o bloccare le dinamiche socio-economiche delle nostre realtà. Penso, ad esempio, alla proposta sulla prescrizione che merita, certamente, un “tagliando” ma non si può immaginare – conclude il numero uno dei giovani imprenditori napoletani – di tenere sotto processo un imputato, che sia persona giuridica o fisica, per decenni. La giustizia è garanzia e tutela dei propri diritti, non è una mannaia sulla testa».