La casa di Matteo accoglie sei bambini con disabilità in stato terminale

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Oggi vi racconto la mia esperienza alla casa di matteo,struttura sita in via pigna 92, Napoli.

Oggi, sono stata alla Casa di Matteo.
Una struttura che ospita sei bambini con gravi disabilità, alcuni in stato terminale.

Vorrei raccontarvi ciò che sento, ma nessuna parola renderebbe giustizia alle emozioni, alla rabbia, al cuore in gola.

Lui è Francesco Pio, credo mi abbia scelto appena sono entrata. Era in braccio ad una volontaria e appena mi sono avvicinata ha aperto i suoi incredibili occhi verdi. Mi hanno detto che raramente lo fa.

Francesco Pio ha due anni, é stato ridotto in stato vegetativo alla nascita, da un ginecologo incompetente.
La sua famiglia l’ha abbandonato, rifiutato a causa della sua grave disabilità.
Hanno detto alla sua sorellina maggiore che lui fosse morto alla nascita e raramente vanno a fargli visita.

Non li giudico. Non sono nessuno per giudicare la fragilità e la paura di affrontare una malattia così difficile.
Però posso raccontarvi di quanto sia bello Francesco Pio. Dei suoi occhi verdi e delle manine che stringono forte le tue, ad ogni spasmo doloroso.

Posso raccontarvi di quando una volontaria mi ha detto “Maria lui non percepisce. É inutile parlargli, ci resti solo male”.
E dopo aver detto più volte “amore sono qui, calmati” all’ennesimo spasmo, Francesco Pio,proprio lui, mi ha portato la mano al suo pancino e si è accoccolato.

Francesco Pio, é cieco e si nutre solo tramite flebo, ma oggi, siamo rimasti così, per un bel po’ di tempo.
Lui mi stringeva la mano sinistra e me la portava al pancino e io gli accarezzavo le guanciotte con la mano destra.
Insieme abbiamo capito che l’amore fa miracoli e che tutti, anche i malati terminali grandi e piccini, percepiscono l’amore e il calore umano, in ogni stato e grado del dolore.
Oggi, ho scoperto un nuovo lato del mio cuore e ho fatto una promessa a Francesco Pio.
La manterrò e ve ne parlerò.

Vi prego, non arrendetevi alla malattia.
L’amore può fare miracoli. Sempre.