Piselli: da umili legumi a protagonisti di piatti gourmet che incontrano il mare ed i suoi gustosi prodotti

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In tempi, come quelli che stiamo vivendo in questo periodo, di riflessioni profonde, riusciamo meglio a mettere a fuoco anche piccolissime ma preziose bontà che la natura ci ha regalato. Focalizzando ancor di più l’attenzione sulle loro qualità, proprietà nutrizionali e uso in cucina. Oltre che al gusto. Come nel caso dei piselli che si presentano racchiusi in uno scrigno come un pregiato regalo. Il pisello che è il seme contenuto in un baccello pendulo (frutto) è un’antichissima pianta orticola diffusa e consumata in tutto il mondo. Un vero tesoro vegetale pieno di sostanze nutritive e poco caloriche. I piselli, che si coltivano da circa 6000anni, per secoli sono stati mangiati essiccati dopo la raccolta grazie alla loro ottima capacità di conservazione. Simbolo di fortuna e prosperità, in passato i fiori bianchi e gialli di questa leguminosa venivano intrecciati in ghirlande bene auguranti per le spose, mentre le sfere verdi del baccello erano una delle principali fonti di nutrimento. Sono fra i legumi coltivati e consumati da più tempo dall’uomo. In Asia Minore, terra d’origine, pare si conoscessero fin dal seimila a.C., ma erano certamente alimento di Greci, Etruschi e Romani. Grazie alla sua popolarità ha persino prestato il nome ad una tonalità del colore verde. Il verde per eccellenza, quello della primavera, periodo in cui sono pronti per essere consumati freschi. Ricchi di vitamine, fibre, carotene, fosforo, potassio e ferro, sono un alimento sano e dietetico. Sono teneri e prelibati in questo periodo, più grossi e farinosi in estate. Surgelati si trovano tutto l’anno e da sempre sono il classico contorno per secondi di carne e di pesce. Sin da quando compaiono per la prima volta nella letteratura gastronomica in Francia, alla fine del 1300, descritti in una specie di puré al latte in un trattato dell’epoca. In Italia vengono citati intorno al 1400 in una ricetta (piselli e pancetta) che resta tra le più tipiche della tradizione italiana, consacrandoli come il contorno per eccellenza. Nei mesi primaverili vivono il loro momento magico. Un trionfo a tavola che passa attraverso la casereccia pasta e piselli o la zuppa contadina per finire in padella con cipolla e pancetta. Ovviamente parliamo di quelli freschi, di quelli appena colti, che non hanno subito l’onta del frigo che ammazza fragranze e tonicità. Di quelli che da qualche decennio vanno molto d’accordo con la cucina creativa. Tanto da diventare gli ingredienti preferiti dagli chef per preparare spume, mousse, passatine, puré e vellutate che impreziosiscono le più svariate pietanze. Una scelta che ha trasformato il legume povero in profumo, colore e sapore di numerosi piatti d’autore. Merito della bontà della materia prima e della fantasia dei cuochi che cercano di mettere in tavola il sapore della stagione in modo mai banale. A cominciare dalle contaminazioni con il mare che si rivelano in piatti tradizionali come Seppie e piselli o in piatti gourmet come i Calamari scottati su vellutata di piselli, la Pasta e piselli con gamberone, Cubetti di Salmone e piselli, Spezzatino di pesce e crema di piselli, gli Spaghetti alla carbonara con pesce spada e piselli o le Tagliatelle con piselli e gamberetti.