Riaperture preannunciate: una strategia per frenare le manifestazioni  nelle piazze e manovrare l’opinione pubblica.  

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Riaperture preannunciate: una strategia per frenare le manifestazioni  nelle piazze  e manovrare l’opinione pubblica.  

Riaperture preannunciate, una strategia per frenare le manifestazioni  nelle piazze e manovrare  l’opinione pubblica. “ Dal 26 aprile , nelle zone gialle, riapriranno bar e ristoranti, con il servizio all’aperto, sarà possibile spostarsi senza giustificato motivo tra regioni, ma con un pass per gli spostamenti, , musei, teatri e cinema nuovamente aperti , con misure di limitazione nella capienza. Il capitolo riaperture consentirà  l’apertura di piscine il 15 maggio e di palestre il lontano 1 giugno;  il 1 luglio fiere  e congressi “. Lo ripeteranno a oltranza,  trasformando una “ speranza di aspettative”,  sempre legata alla rilevazione di dati  epidemiologici, in quel silenzio necessario a frenare le manifestazioni nelle piazze e rendere contestabili qualsiasi forma di gridata libertà. Il fatto che l’Italia sia passata quasi tutta in “arancione”, consentirà alla maggior parte delle attività di riaprire in questi giorni,  o comunque di lavorare con il freno  a mano.. Un ritorno ad un mese e mezzo fa,  che nulla ha a che fare con una paventata normalità.  Esistono settori, come quello delle palestre e piscine che,  privati per tredici mesi di ogni dignità, riapriranno come un impianto di sci ad agosto e dovranno fare i conti solo con il recupero di abbonamenti. E intanto l’inconsapevole Italia va avanti, ignara,  che le strategie della comunicazione,  continuano a lavorare per controllare ogni forma di libertà.