Natale con la minestra maritata dello chef bistellato Nino Di Costanzo

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La minestra si marita solo dalle nostre parti. Le verdure di stagione che sposano vari tipi di carne facendo nascere la “minestra maritata” è un piatto tutto campano. O meglio esistono versioni simili in Basilicata e Calabria. Ma lo scettro di regina spetta a quella campana, più precisamente napoletana, come la chiamano e la descrivono i ricettari ed i dizionari di mezzo mondo. La minestra maritata nasce come piatto ricco. Buono solo per le tasche dei benestanti partenopei che si potevano permettere, nei giorni di festa, questa sostanziosa pietanza chiamata anche “pignatto grasso”. Poi arrivò la pasta, i maccheroni che fecero letteralmente impazzire nobili e plebei. Allora fu lentamente sostituita, nei pranzi speciali, da sontuosi timballi di pasta e “ziti” inebriati da “pippiante” ragù. Così la minestra maritata divenne per le classi meno agiate, soprattutto della provincia e delle zone di campagna, il sogno da realizzare in occasione del Natale o della Pasqua. Anche perché i campani, noti come mangiafoglie, di verdure e legumi ci vivevano quotidianamente. Verdure coltivate ed erbe spontanee (accompagnate da fagioli o patate) erano la dieta giornaliera dei braccianti o dei contadini poveri. Far bollire queste con qualche pezzo di carne era il desiderio sospirato per un anno intero. Un matrimonio tra il mondo vegetale e quello animale atteso per mesi. Le verdure, da allora, sono rimaste le stesse, un gran misto di foglie reperito tra gli orti di casa e la vegetazione spontanea: cicoria, bietole, torzelle, scarulelle (piccole scarole), borragine, verza e broccolone nero(detto menesta). La carne che si marita con esse, nella ricetta classica, prevede alcuni insaccati non facilmente reperibili che hanno origine poverissima, sono fatti con le parti meno nobili o con gli scarti della lavorazione del maiale: pezzentelle e annoglia. Poi c’è la carne di vitello, la gallina (in alcune versioni cappone ripieno) l’osso del prosciutto, altri pezzi del maiale (persino l’orecchio) ed infine un pezzo di caciocavallo ben stagionato. Insomma, un gran ben di Dio da saper magistralmente cuocere e assemblare per preparare il più tradizionale dei piatti natalizi. Ma per questo Natale Obiettivo Notizie propone,  una versione molto particolare. Una rivisitazione della classica ricetta ad opera dello chef Nino Di Costanzo. Una versione alleggerita e riassemblata da uno dei più importanti chef del panorama nazionale. Nino Di Costanzo chef e patron del ristorante Danì Maison di Ischia ha guadagnato in pochi anni una giusta fama coronata da ben due stelle Michelin. Il lavoro meticoloso che parte dalla progettazione del design di piatti, pentole, porta dolci e porta pane, fino alla creazione di pietanze che si rivelano come  veri e propri viaggi nel gusto della propria terra, fanno di Di Costanzo lo chef delle meraviglie. E anche con questa ricetta (box sotto) riesce a meravigliare trasformando la  minestra maritata con la carne in farcitura per tortelli fatti a mano e serviti nel brodo di pollo. Nella sua ricetta ci sono tutti gli ingredienti, anche se capovolti. Non manca niente di ciò che prevede il  più antico ricettario. In più ci sono i tortelli che arricchiscono il Natale in molte parti d’Italia e c’è la sua voglia di stupire. La voglia di dire in modo originale che dalle nostre parti la minestra si marita.       

LA RICETTA: Tortelli di minestra maritata con salsa di parmigiano

 Ingredienti per 4 persone  

Per il brodo di pollo: 200gr di ali di pollo, 2 carote, 2coste di sedano, 1cipolla, 2 pomodori, 1 spicchio di aglio Per i tortelli: 500gr di impasto all’uovo Per la farcitura dei tortelli:  100gr di costine di maiale, 100gr di salsiccia di maiale, 100gr di carne di manzo, 1 carota, 1costa di sedano, 1 cipolla, 60gr di olio extra vergine, 1fascetto di verdure di stagione come le rape, cicoria, bietola, scarole, borragine. Per la salsa al parmigiano: 200gr di panna, 60gr. di parmigiano reggiano

Procedimento

per il brodo di pollo: far cuocere gli ingredienti ricoperti di acqua per 2ore a fuoco lento dopo di che far riposare e filtrare il tutto

per la farcitura dei tortelli: fare un fondo con il trito di aromi tagliati a piccoli pezzi unire tutte le carni precedentemente rosolate a parte e ricoprire con brodo di pollo conservandone un terzo. Quando le carni saranno cotte, sfilacciarle senza però tagliarle unendo tutte le verdure in foglie sbollentate a parte conservandone l’acqua. Creare quindi un impasto di carne, compresa quela di pollo, e verdure tagliuzzate che diventa, così, la farcia dei tortelli. Aggiustare con sale ed un filo di olio a crudo la farcia e imbottire i tortelli scegliendo la forma che più piace.

per la salsa di parmigiano: ridurre a metà la panna, aggiungere il parmigiano e frullare il tutto.

Cuocere i tortelli nell’acqua dove si è sbollentata la verdura. Colarli e adagiarli in piatti fondi. Aggiungere su ogni piatto un po di salsa parmigiano, servire versando il restante brodo di pollo caldissimo con sopra un filo d’olio e Buon Natale a tutti.