Il ristorante “Il Vero Alfredo” di Roma inaugura l’autunno con l’Astice, regina del mare

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“Welcome Autumn by the Sea’s Queen: l’Astice!”:  questa  la new food experience  by  “Il Vero Alfredo”, il mitico ristorante di Roma, Piazza Augusto Imperatore,  per celebrare l’avvio della stagione autunnale che, dopo un’estate memorabile con numeri di incoming turistico da record,  si preannuncia più che mai molto intensa.  Ed ecco che l’International Food Brand made in Italy, noto per le  “Fettuccine al burro e parmigiano”, fondato nel 1908 da Alfredo Di Lelio  1 e tramandato  in oltre un secolo di storia, dai suoi successori Alfredo Di Lelio 2 ed Alfredo Di Lelio 3, attualmente gestito in maniera brillante da due impreditrici doc Ines Di Lelio e la figlia Chiara Cuomo, si apre al mondo ittico, puntando alle alte vette, proponendo  alla sua clientela d’èlite, l’Astice. “ Premesso che di concerto con le patron Ines e Chiara, abbiamo individuato l’astice come il must del nostro menu dedicato agli amanti del pesce, “ ha detto Gerald Garcia, lo Chef della Casa, di  origine del Nicaragua, ma da molti anni residente in Italia, “ ho previsto due varianti: “Linguine all’astice”  per gli appassionati della pasta e “L’Astice alla catalana”, un piatto  più light per chi predilige mantenere una linea fisica perfetta. Ma passiamo a declinare brevemente le ricette per ogni singolo piatto”, ha proseguito lo Chef Garcia; nella fattispecie, per “Le Linguine all’Astice” per 2 persone,  occorrono i seguenti ingredienti: 200 g di linguine, 1 astice, 20 pomodorini, 1 bicchiere di vino bianco, 2 spicchi di aglio, 2 cucchiai di prezzemolo tritato, olio evo q.b, peperoncino q.b. La procedura di lavorazione è la seguente: tagliare l’astice a metà e lavarla con acqua corrente; spellare i pomodorini e tagliarli a  pezzetti adagiando il tutto in una padella, posizionata sul fornello a fuoco lento.   Bollire l’acqua  con un pizzico di sale ed immergervi le linguine, scolandole a metà cottura per poi trasferirle nella padella con il sugo all’astice per completare l’ intera cottura. Una volta ottenuto il  giusto livello di cremosità del sugo, aggiungere  il prezzemolo ed i pezzetti di polpa della coda dell’astice; dulcis in fundo, spadellare per 1 minuto l’intero composto sfumandolo con un po’ di vino bianco  fino ad ottenere un risultato omogeneo. Diverso è il procedimento per la confezione dell “Astice alla catalana”, ha continuato  Garcia, “che prevede in primis la cottura del crostaceo attraverso la sua bollitura; una volta raffreddata, l’astice dovrà essere svuotata con un coltello a lama larga dell’intera polpa che sarà lavorata a parte in un’apposita ciotola con pomodorini, cipolla rossa affettata, un pizzico di sale, pepe q.b , olio evo q.b. ; il composto così ottenuto,  verrà adagiato all’interno del guscio dell’astice, guarnito  con prezzemolo e qualche foglia di basilico, per poi essere impiattato e servito al cliente”