La prima birra con lattuga di mare ideata dalla chef Marianna Vitale presentata al lido Marlimone di Pozzuoli 

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Presentata ieri a Pozzuoli, al lido Marlimone, il bar con cucina di Sud Ristorante, Marialga, la prima birra acida a base di alghe. Un progetto di Marianna Vitale chef stella Michelin di SUD Ristorante, nato in collaborazione con Armando Romito di Maestri del Sannio, birraio di Cerreto Sannita (Benevento). Un sorso di mare, note salmastre e sentori di malto arrivano subito al naso e al palato. <<Un tuffo tra gli scogli>>, <<odore di mare intenso>>. E una gommalacca azzurra per sigillare il tappo di ogni bottiglia su cui viene applicata, a mano, una piccola conchiglia spiaggiata.  Il mare è ovunque, principio ispiratore del progetto e della festa che ha trasformato MarLimone in una spiaggia urbana tra allestimenti speciali, giochi da bagnasciuga, dress code balneare, musica e pop-up shops.

Marialgaè la birra fermentata in botte a base di lattuga di mare. La fermentazione spontanea, da cui derivano le birre acide, rappresenta una dimensione a sé nella produzione birraria. Un mondo unico e affascinante al quale appartengono solo alcune birre prodotte prevalentemente in Belgio. Rispetto agli stili a bassa e alta fermentazione, dove il mastro birraio inocula il lievito nel mosto, nel caso della fermentazione spontanea tutto avviene più naturalmente: i lieviti che si trovano nell’aria vengono naturalmente a contatto con il mosto, si moltiplicano e rendono possibile la trasformazione degli zuccheri in alcol. Questo processo produttivo dà vita a birre dal tratto decisamente distintivo: secco, quasi vinoso, con un gusto acido ed una componente aromatica molto singolare strettamente collegata al luogo in cui viene prodotta e custodita.

L’idea di Marianna Vitale e di Armando Romito è di creare una birra che includesse una forte caratterizzazione della cucina di SUD, da sempre legata al mare e costantemente alla ricerca di elementi marini, nuovi e antichi. La scelta dell’alga, precisamente della lattuga di mare, è stata immediata, quasi spontanea. <<Il gusto di quest’alga è universalmente riconducibile a quello del mare, il suo profumo ci preannuncia la vicinanza di una scogliera. La lattuga di mare cresce su formazioni rocciose, con la bassa marea l’alga emerge e il vento effonde il suo odore che per tutti diventa “odore di mare”>>, spiega Marianna.  L’alga viene messa a macerare in una birra precedentemente fermentata e affinata in botti di rovere francese per due anni. Una volta imbottigliata, la birra riposa per almeno quattro mesi fino a rifermentazione avvenuta per poi essere etichettata come “Marialga”.