Gli ottanta anni di Pasquale Mastellone e del Bar Romano di Meta di Sorrento

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Pasquale Mastellone fondatore della moderna pasticceria del Bar Romano di Meta

Quasi un secolo di bontà per la pasticceria più longeva e rinomata della costiera sorrentina

Gli ottanta anni di Pasquale Mastellone coincidono quasi con la vita del Bar Romano. E quelli della pasticceria più rinomata della costiera coincidono pienamente con quelli di Pasquale Mastellone. Perché entrambi sono legati dallo stesso destino disegnato come la trama di un romanzo di Edmondo De Amicis, dove le sventure umane vengono sempre riparate grazie alla bontà d’animo del protagonista. De Amicis narrava di piccoli eroi in un Italia contadina, povera ed arretrata. E qui il protagonista sembra proprio uscito dalle pagine di quella letteratura che ha saputo raccontare i migliori sentimenti di quelli che sarebbero diventati i migliori uomini di una nazione che si modernizzava con troppa lentezza. Pasquale Mastellone è proprio uno di questi, un uomo di altri tempi che ha contribuito con il suo generoso e faticoso lavoro a fare grande uno degli angoli turistici più famosi d’Italia e del mondo intero.

Nella foto Pasquale Mastellone con i nipoti Antonio e Giuseppe Mastellone e Brillante Pietro Vanacore.

A cinque anni, nono figlio di una famiglia di contadini di Meta, inizia a frequentare i locali del Bar Romano di Romano Roberto che aveva aperto già da oltre un ventennio, per non uscirne più. Oggi 30 luglio, compleanno di Pasquale Mastellone, Mastellone festeggia gli ottanta anni di vita ed i settantacinque di ininterrotta attività nello stesso locale, dove ha iniziato a frequentare il laboratorio di pasticceria. Di notte pasticcere e di giorno barista ed al banco vendita dei dolci ha visto passare la sua vita attraverso le vetrine del Bar di Corso Italia. Così nel 1968, mentre il mondo era percorso dal fremito delle rivolte studentesche, Mastellone acquistava l’attività da Roberto Romano (tra l’altro fondatore del Bar Fauno a Sorrento) lasciando il vecchio nome in omaggio ad un uomo che lo aveva tirato su come un figlio e gli aveva insegnato un’arte preziosa, trasformandolo in un pasticcere di talento. Dal 1968 ad oggi per Pasquale Mastellone è stato un crescendo di successi, grazie al fatto che ha saputo adeguare il suo bar ed i suoi dolci ad i gusti che cambiavano. Ha vissuto l’epoca delle cerimonie (matrimoni, battesimi e comunioni) organizzate in casa dove i dolci e gelati si preparavano al momento sul posto. E li ha imparato l’importanza di dotarsi delle moderne attrezzature rimodernando continuamente bar e laboratorio. Infine, l’incontro con i nipoti, lui non è sposato e non ha figli, che hanno dato un’ulteriore svolta al Bar ed alla vita di Pasquale che ancora oggi lavora alla cassa del locale. L’arrivo di un esperto e bravo pastry chef quale è Antonio Mastellone e di suo fratello Giuseppe hanno contribuito tantissimo all’immagine attuale del Bar Romano che rappresenta una delle soste obbligatorie, sia per gli ottimi dolci che per l’eccellente rosticceria, per chi arriva in costiera sorrentina. Ma dietro questa immagine di grande successo e bontà c’è il sorriso di un bambino di ottanta anni che con sacrificio ed umiltà; ma anche con coraggio e determinazione è divenuto, a sua insaputa, uno dei protagonisti della storia della pasticceria costiera.