In Italia, il pranzo di Natale rappresenta una tradizione profondamente radicata che celebra la famiglia e il patrimonio gastronomico nazionale, con notevoli variazioni regionali. Dopo una lunga preparazione che vede il coinvolgimento di tutti si inizia a pranzare tra le 13:00 e 14:00, trattenendosi a tavola per diverse ore.
La tavola viene apparecchiata con particolare attenzione ai dettagli: si prediligono tovaglie ricamate nei toni del rosso o del bianco, candele, segnaposti tematici e centrotavola realizzati con rami d’abete o pigne. In questa occasione vengono utilizzati i migliori servizi di piatti e bicchieri. Le proposte culinarie variano da famiglia a famiglia, tuttavia lo schema classico comprende:
Antipasti: Selezione di salumi (ad esempio prosciutto e salame), formaggi, tartine al salmone, insalata russa e conserve sott’olio.
Primi Piatti: Nel Nord Italia prevalgono tortellini o cappelletti serviti in brodo di carne; nel Centro e Sud sono comuni lasagne alla bolognese, cannelloni o pasta al forno arricchite con sughi elaborati o la Minestra maritata
Secondi Piatti: Tra le scelte più diffuse figurano il bollito misto (accompagnato da mostarda o salsa verde) e l’arrosto di vitello; in alcune regioni sono tipici il cappone ripieno; pollo al forno o l’abbacchio al forno con patate.
Contorni: Si servono comunemente patate al forno, cardi in umido, carciofi, lenticchie (quali simbolo di prosperità) e insalate miste, tra cui in Campania l’insalata di rinforzo.
La conclusione del pasto prevede una ricca selezione di dolci: Panettone e Pandoro dal gusto universale, tipici del nord Italia. Poi ci sono le specialità regionali come la Cassata siciliana, il Panforte e Ricciarelli toscani, gli Struffoli ed i Roccocò partenopei, il Torrone un po in tutt’Italia, le Cartellate pugliesi, lo Zelten Trentino e così via di regione in regione, oltre a tanta Frutta secca
