Pompei, schiamazzi notturni: la protesta dei cittadini

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Schiamazzi notturni. E’ la questione annosa, passata più volte sotto la lente di ingrandimento di dibattiti tra politici, cittadini e forze dell’ordine, e che torna, puntualmente, a bussare con più insistenza alle porte dei pompeiani nei mesi estivi, quando alcuni punti nevralgici della città vengono assaliti, proprio nelle ore notturne, da macchine e motorini come se fosse pieno giorno. Una situazione che ha fatto riaccendere le proteste, quindi, dei cittadini e anche degli albergatori, specie quelli di via Roma. Aveva parlato di giovani dei comuni limitrofi che vengono nella città di Pompei a disturbare la quiete pubblica, l’assessore Patrizia Pelosi. Tra l’altro, proprio quest’ultima, si sarebbe da poco impegnata nel segnalare la questione al sindaco Uliano. “Nelle grandi città europee i giovani sono considerati una risorsa, non un problema. Pompei se non sa gestire l’afflusso di giovani sarà a breve una città morta”, commenta G.T. Poi, ancora: “Un problema che non è nuovo. Anche i delinquenti dei paesi limitrofi arrivano in città”, dichiara invece A.D. “Ho segnalato decine di volte il problema alle istituzioni, spesso sono stata accolta con la simpatica proposta di cambiare casa. Peccato che su via Roma ci sono svariati hotel e B&B”, protesta invece A.D.P. Insomma la scia di commenti di protesta sulla questione aumenta notevolmente col passare dei giorni. Commenti ad ogni modo spaccati a metà, tra chi sostiene che la movida pompeiana debba essere in qualche modo preservata affinchè la città di Pompei non muoia nel silenzio, e chi, invece, ne fa’ semplicemente (e giustamente) soltanto una questione di quiete pubblica.