Palma, domina il no, ma Carbone nega di aver sostenuto il si

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Un’affermazione netta, inequivocabile, senza appelli. Il no stravince a Palma Campania, con oltre il 71% dei voti, a fronte di una percentuale votanti tra le più alte registratesi nella storia del piccolo comune vesuviano per una consultazione referendaria (64,58). I palmesi hanno dimostrato di avere particolarmente a cuore l’esito della riforma costituzionale proposta dal governo Renzi accorrendo in massa alle urne e lanciando pure un segnale chiaro sui propri orientamenti. Ovviamente, il roboante risultato non può non avere ricadute politiche. Ad uscire con le ossa rotte da questa consultazione è in particolare il locale circolo del PD, ovviamente schierato a favore della riforma, ma anche il sindaco Carbone, tirato in ballo per un presunto sostegno al Si in realtà mai realmente espresso e chiaramente smentito dallo stesso primo cittadino all’indomani dello scrutinio: “Non mi sono mai esposto – ha chiarito il diretto interessato – sull’opportunità o meno di approvare la riforma Boschi, sfido chiunque ad affermare di avermi visto in qualche evento o comizio a favore del Si. Nè mi sono permesso di fornire un orientamento particolare alla mia maggioranza o al mio elettorato. Per tutta la campagna elettorale ho sempre mantenuto un atteggiamento imparziale, lasciando libera scelta a tutti. Non so come sia venuta fuori questa voce del mio sostegno al Si, non ho mai rilasciato nemmeno dichiarazioni ad alcun giornale sulle mie intenzioni di voto, ma se è un altro modo per attaccarmi, o un tentativo di far passare la disfatta del Si come una sconfitta del sottoscritto, temo che i soggetti che ci stanno provando dovranno cercare altre strade. Lo sconfitto non sono certamente io. Prendo atto di quello che è il responso delle urne e lo accetto con la massima serenità. Il popolo è sovrano e quando si esprime con tale chiarezza, noi politici possiamo soltanto regolarci di conseguenza e attenerci alle risposte fornite dalla gente”. Resta il dato politico di una massiccia partecipazione e di una schiacciante vittoria del no. Un’indicazione da non sottovalutare da parte della politica locale, a prescindere da chi si senta vincitore o sconfitto…