Scafati: tra sdegno e convinzione verso il commissariamento.

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Sono trascorsi i famosi “venti giorni”, quelli che hanno reso le dimissioni del sindaco Angelo Pasqualino Aliberti irrevocabili. Dopo la decisione del Tribunale del Riesame che ha confermato il suo arresto Pasqualino ha deciso di arrendersi e di abbandonare la “guida” della città per il bene comune e ” per il rispetto delle istituzioni” ha dichiarato a fine novembre sul suo profilo Facebook. Da quel momento venti giorni per decidere se ritornare alla carica. Ma la sua decisione è stata definitiva, tra la contentezza dei suoi avversari e lo sdegno di chi gli è stato sempre vicino. ” Si è chiuso un capitolo ma spero che i cittadini scafatesi conservino nel loro cuore quanto di positivo è stato fatto in questi anni da questa amministrazione.Anche se nell’ultimo anno le vicende politiche hanno rallentato la nostra azione, lo dirò sempre: orgogliosa del nostro sindaco Aliberti” ha affermato stamane la consigliere Teresa Formisano, del PDL. “E’ stato un pessimo sindaco, il peggiore che ci sia stato” ha tuonato Mario Santocchio del gruppo Fratelli d’Italia. Ora si attende che a Scafati giunga il commissario, colui sul quale vengono riposte le speranze di tutti sul suo futuro.”Ci aspetta un periodo lungo e difficile durante il quale sarà necessario recuperare il rapporto con i cittadini attraverso l’ascolto e la proposta con serietà e responsabilità” ha affermato il consigliere del PD Marco Cucurachi.