Pompei, ztl: il comune dice no alla revoca, ma si alle modifiche del progetto

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Ztl a Pompei. Argomento tanto complesso quanto spinoso da affrontare. Ieri, le associazioni di Pompei si sono recate a palazzo De Fusco nel tentativo di avere chiarimenti sulla questione, dal momento che, dopo richiesta di incontro con la neo commissario D’Alessandro ancora non accolta (stranamente ancora non si sono avute risposte da parte di quest’ultima), la data di inizio (1 marzo) dell’installazione del nuovo dispositivo, in via sperimentale per 60 giorni, si avvicina. Strano è anche che a palazzo De Fusco sarebbero risultati assenti, all’arrivo delle associazioni, sia la neo commissario D’Alessandro che il suo vice. Ma al cospetto delle associazioni e dei commercianti è arrivata comunque una risposta, forse anche importante seppur sempre verbale. La dirigente comunale Cucca, per prima, avrebbe dato disponibilità di incontro proprio nella giornata di oggi. Il dirigente Eugenio Piscino, poi, ha ascoltato i commercianti ancora una volta, definendo con quest’ultimi un incontro a breve per chiarire la questione. A conti fatti, dopo questi incontri, sembrerebbe che il comune di Pompei abbia anche riconosciuto gli errori effettuati nel progetto, dichiarandosi disposto a risolverli al più presto, senza, però, revocare il provvedimento. Sulla questione si legge, da sempre, una netta spaccatura tra chi è favorevole e chi, invece, boccia il dispositivo in maniera categorica. Da un lato i commercianti che si dividono tra i favorevoli e tra i non favorevoli. I motivi? Uno su tutti è la questione viabilità, messa al centro della discussione Ztl. Dall’altro lato, poi, è nota la spaccatura di opinioni a riguardo anche degli albergatori. Intanto, però, il primo marzo partira a Pompei l’istituzione della zona a traffico limitato, in via sperimentale per la durata di sessanta giorni. Ciò detto, quindi, solo a partire dal primo maggio si incomincerebbe a fare sul serio riguardo al pagamento del ticket per i bus turistici e per tutti i mezzi di lunghezza superiore a sette metri che voglio entrare nel centro di Pompei. Altro argomento molto spinoso da affrontare e che vede la città quasi spaccata in due, tra i “si” e i “no”. Fino ad allora i mezzi turistici e tutti gli altri mezzi veicolari con lunghezza superiore a sette metri sono tenuti a pagare la tassa d’ingresso di 80 euro ma per sessanta giorni non saranno applicabili multe per chi evade la tassa d’ingresso per il semplice motivo che solo a partire dal primo maggio è prevista l’istituzione della zona rossa – area di transito a pagamento – e la zona gialla – area d’ingresso -. Il Piano Generale del Traffico è stato varato nel novembre del 2011, ma solo oggi si definiscono le regole per portarlo a regime nell’ambito della gestione della società Pubbliparking, che già provvede all’incasso della tassa dovuta per la sosta a pagamento nelle strisce blu. E’ doveroso precisare che tutto questo tempo è stato perso dal Comune di Pompei, nella fattispecie durante la scorsa amministrazione, nell’iter burocratico per ricevere dal Ministero Infrastrutture e Trasporti l’autorizzazione all’esercizio degli impianti e la rilevazione agli accessi alla zona di traffico limitato. Insomma, quella della Ztl è diventata un’Odissea senza fine che ha messo in evidenza, forse ancora una volta, il malcontento generale e una debole e sottile unità territoriale.