Obiettivo Notizie augura Buon Natale brindando con il Piedirosso di Moccia recensito da Mario Aliperti sommelier del Caruso di Sorrento

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In attesa delle feste natalizie, una domanda sorge spontanea: Qual’ è il piatto che maggiormente rappresenta il Natale per noi napoletani. Senza ombra di dubbio la menesta mmaretata (minestra maritata), un piatto che affonda le radici nella storia più povera del nostro territorio. La minestra maritata era una ricetta figlia della fame che si faceva con verdure molto spesso spontanee raccolte nei campi e con gli scarti della macellazione della carne quali cotenna, piedini, costine, salsiccia, orecchie mi e capitata di  mangiarne  una  in  cui  mi   sono  ritrovato   nel  piatto   anche  il  naso   del maiale.   La   ricetta   odierna   si   è   molto   ingentilita   sostituendo   alcune   di queste parti del maiale con tagli più magri. Tra le verdure non possono mancare il cavolo nero, la cicoria e la scarola. Ma ora un’altra domanda sorge spontanea, quale vino abbinare a questa delizia della nostra storia culinaria.  Sinceramente   ho   sempre   pensato   che   per   i   piatti   tradizionali non ci sia niente di meglio dell’abbinamento territoriale, un connubio che deve   rispecchiare   perfettamente   il   territorio.   Quindi   vedo   perfetto   in abbinamento un Per’e Palummo dei Campi Flegrei  della cantina Agnanum di   Raffaele   Moccia.   Piccola   realtà   situata   sulle   colline   vulcaniche   della riserva degli Astroni nell’area storica dei Campi Flegrei. In questa zona su vigneti   posti   su   pendii   ripidi   e   scoscesi   dove   la   viticoltura   è  eroica   per la   natura del luogo,     Raffaele   Moccia   seguendo   le   orme   del   padre Gennaro è riuscito a valorizzare le risorse vitivinicole della zona. Un vino che   sorprenderà,   ottenuto   da   vitigni   secolari,   con   una   maturazione   in acciaio. Un vino che esalta con grande equilibrio e carattere la freschezza del   frutto   in   bocca   con   un   tannino   avvolgente   e   piacevolmente equilibrato, le note speziate e balsamiche del naso e la grande mineralità caratterizzante dei Campi Flegrei. Mario Aliperti